Turismo, gli IAT vanno in pensione: ecco gli Infopoint

Gli Uffici di Informazione e Accoglienza turistica bergamaschi (gli IAT) sono diventati Infopoint. La nuova denominazione, riconosciuta da Regione Lombardia, manda in pensione l'acronimo I.A.T a favore del nuovo Infopoint.
31 Agosto 2017

Gli Uffici di Informazione e Accoglienza turistica bergamaschi (gli IAT)  sono diventati Infopoint. La nuova denominazione, riconosciuta da Regione Lombardia, manda in pensione l'acronimo “I.A.T” a favore del nuovo “Infopoint”, termine che verrà accompagnato da un nuovo logo e da un logotipo che include il brand inLOMBARDIA in modo da favorire la riconoscibilità e la coerenza d'immagine a livello dell'intera Regione Lombardia.

“La fase di trasformazione della governance del turismo sul nostro territorio e in tutta la Lombardia, sviluppatasi a cavallo dell'Expo, può dirsi conclusa con risultati concreti e positivi – spiega il presidente della Provincia Matteo Rossi -. Due sono gli aspetti che in particolare voglio sottolineare: da un lato il netto miglioramento dei territori sia dal punto di vista della qualità dell'offerta sia della capacità di fare regia, dall'altro la condivisione delle principali strategie al tavolo provinciale del turismo, il tutto dentro una cornice regionale coerente. I numeri positivi di questa estate non sono casuali e confermano la bontà di questo impianto. Ora si tratta di continuare a lavorare per rendere l'economia turistica sempre più centrale nel panorama bergamasco con la Provincia e i territori al centro di questi processi”.

Per ottenere il prestigioso riconoscimento di “Infopoint”, gli IAT già riconosciuti dalle Province lombarde e i punti informativi turistici esistenti hanno potuto richiedere nei primi mesi del 2017 il cosiddetto “Kit fase 1” a Regione Lombardia.  Regione Lombardia ha inoltre identificato 5 nuovi Infopoint e ha riconosciuto alcuni sportelli collegati agli Infopoint: “Sant'Omobono Terme” legato all'ufficio “Valle Imagna” e “Terre del Vescovado”, “Vertova”, “Valbondione” e “Gromo”, tutti collegati all'Infopoint “Valseriana e di Scalve”.

Salgono quindi intanto a 15 gli Infopoint sul territorio bergamasco, che risulta essere tra quelli con il maggior numero di strutture in Lombardia.

Ecco le denominazioni approvate da Regione Lombardia:

– Bergamo Città Alta
– Bergamo Città Bassa (nuovo. Lo Iat principale era quello di Città Alta)
– Crespi d'Adda (nuovo)
– Bassa Bergamasca Occidentale
– Martinengo
– Valle Imagna 
– Val Brembilla (nuovo)
– San Pellegrino Terme (nuovo)
– Valle Brembana
Altopiano di Selvino e Aviatico
Valseriana e di Scalve
Borghi della Presolana (nuovo)
Basso Sebino – Valcalepio
Alto Lago d'Iseo
Valcavallina

A tutti è stata riconosciuta la tipologia “standard”, la più completa per una località turistica, in quanto sono stati ritenuti “strutture permanenti localizzate presso i comuni capoluogo di provincia e le località turistiche”. Le altre tipologie previste dalla norma sono: “gate”, strutture localizzate negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e presso le infrastrutture stradali e autostradali che intercettano i principali flussi turistici; “flagship”, strutture emblematiche localizzate nelle destinazioni caratterizzate dai principali flussi turistici e “diffuse”, strutture che integrano la rete delle strutture di cui alle precedenti lettere al fine di garantire la massima copertura territoriale del servizio turistico e aventi carattere permanente o temporaneo.

Tra le innovazioni introdotte, il notevole ampliamento dell'orario di apertura degli uffici, che passa dalle 35 ore settimanali previste dalla precedente normativa (regolamento regionale 9 novembre 2005, n. 6) alle 56 ore settimanali previste “di norma” per gli Infopoint standard.

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