Un libro sulle comunità che stanno per scomparire. Tra i soggetti del nuovo scritto dell'antropologa Anna Rizzo anche la Valle Brembana. Anna Rizzo è un'antropologa che studia i piccoli paesi in spopolamento e le comunità che stanno per scomparire. Da domani, venerdì 17 giugno, nelle librerie il suo nuovo libro "I paesi invisibili" edito da il Saggiatore.
"Nelle vostre Valli - ci spiega Anna Rizzo - sussistono progetti di recupero culturale e architettonico messi in atto da Università, e che negli ultimi anni sono emersi come pilota, con cui mi sono confrontata in questi anni. Questo è un lavoro rivolto a chi pensa di tornare a vivere nei paesi o ci vive già. Analizzando le criticità, ma anche le nuove modalità di condivisione del nuovo abitare".
Esistono luoghi in cui non sembra vivere nessuno. Strade solitarie su cui muovono i passi sparuti camminatori, case centenarie in cui i silenzi sono rotti solo dal ronzio di qualche televisione lontana, antichi muretti a secco su cui camminano gatti randagi e lucertole più di quanto vi si appoggino mani e schiene umane. Sebbene ci possa sembrare uno scenario desolato, queste immagini raccontano in verità una storia di resistenza: quella di tredici milioni di persone che continuano ancora oggi ad abitare i borghi e i paesini d’Italia che, stagione dopo stagione, si svuotano perdendo servizi e attività fondamentali.
Anna Rizzo, antropologa che da anni studia e collabora con le piccole comunità delle cosiddette «aree interne» del paese, ci porta alla scoperta di questo arcipelago in gran parte sconosciuto. Il suo è un resoconto personale di queste realtà ai margini, solitamente visibili sulle mappe solo se illuminate da una tragedia mediatica o dalle sirene romanticizzanti del turismo: da Riace a Gibellina, da Cavallerizzo a Frattura di Scanno, Anna Rizzo affronta le problematiche legate allo spopolamento e allo stato di abbandono di edifici e infrastrutture, interroga i cittadini sui loro bisogni, sulle loro paure e sulle strategie di adattamento che hanno individuato, ragiona attorno alle motivazioni di chi è rimasto e di chi se n'è andato.
I paesi invisibili è, assieme, una panoramica nitida delle piccole comunità d’Italia e un manifesto: una ricognizione della situazione in cui versano attualmente i nostri borghi e degli interventi necessari per evitare che un pezzo importante della nostra identità collettiva finisca cancellato per sempre. Perché, è vero, un paese ci vuole anche solo per il «gusto di andarsene via», ma un paese ci vuole soprattutto per la bellezza di ritornarvi.
Anna Rizzo