È il momento più magico dell’anno, Natale è alle porte e non c’è modo migliore di festeggiare, se non con il dolce più tipico: il panettone, meglio ancora se della Pasticceria Acquario di Sant’Omobono. A spiegarci cosa rende speciale l’infornata di quest’anno è proprio Diego Rodeschini, titolare dell’attività.
“Il panettone è un dolce natalizio, il re di questo periodo, dunque lo facciamo solo a dicembre – spiega Rodeschini –: abbiamo vari gusti, ma devo dire che quello più gettonato è il classico tradizionale. È un dolce che richiede 48 ore di lavorazione, lievita a lungo. Il nostro panettone è fatto con il lievito madre, curato da noi durante l’anno: dobbiamo tenerlo vivo e, quando è il momento, facciamo un impasto particolare con questo lievito”.
Un grande classico che riscuote sempre successo, come racconta Rodeschini: “Il bello del panettone è che tutti gli italiani lo vogliono a tavola per Natale: ultimamente è diventato di moda elaborarli, diventano quasi delle torte. Noi, invece, siamo più per la tradizione, crediamo che il modo giusto sia dare la possibilità a tutti di mangiare il panettone, senza prezzi che ormai sono vicini a quelli dell’oro, vogliamo dare un prodotto di qualità a tutti, un chilo del nostro dolce costa 30 euro, dunque è accessibile per un pranzo in famiglia”.
UN PANETTONE CHE VOLA ALL’ESTERO
Il panettone della Pasticceria Acquario non resta relegato allo Stivale: “Ne abbiamo anche spediti 450 all’estero grazie all’Ente Bergamaschi nel Mondo – sottolinea con orgoglio Rodeschini -. Abbiamo preparato un dolce di piccole dimensioni, ma chi lo riceve all’estero, ad esempio in America, sarà contento. Magari qualcuno che non torna da anni e fa fatica a reperirli dove vive ora”.
Non bisogna dimenticare la situazione contingente: “Quest’anno è cambiato un po’ tutto, con l’aumento dei prezzi, proprio le materie prime sono andate alle stelle, burro, uvetta, noi usiamo quella australiana, è ricercata, ma abbiamo cercato di mantenere un prezzo contenuto. In un dolce di questo tipo ci vanno cedro, uvetta e arancia. Abbiamo poi diverse varianti, come il panettone all’albicocca e cioccolato, quest’anno ne abbiamo anche uno al caffè e cioccolato bianco”.
La sperimentazione è tanta: “Prima facciamo delle prove, non è che in un impasto si butta dentro il caffè così, è un procedimento che va provato per avere qualità. Noi produciamo cento panettoni al giorno, è il massimo con i nostri forni. Di solito ne sforniamo 4 mila da metà novembre a fine dicembre, per noi è tanto con la nostra struttura. I gusti nuovi sono tutti abbinamenti che studiamo prima, per capire cosa funziona, come la crema al pistacchio, ne consegniamo un vasetto insieme al panettone, così il cliente può spalmarla e godersi il dolce”.
Ma sotto Natale non c’è ovviamente solo il panettone alla Pasticceria Acquario. Ecco una carrellata degli altri dolci che potete trovare in pasticceria.
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