Secondo alcune indiscrezioni, la Sanpellegrino potrebbe presto essere “sul mercato”. Come scrive Il Corriere della Sera, alcune banche d’affari starebbero infatti proponendo a gruppi industriali e finanziari la possibilità di investire nel gruppo bergamasco, che controlla anche i marchi Levissima e Acqua Panna.

Nestlé avrebbe inoltre avviato, da un po’ di tempo, una consulenza con la banca d’affari Rothschild & Co per un processo di valorizzazione della divisione Waters, che, nel 2024, ha registrato ricavi per 3,4 miliardi di euro, pari al 3,5% dei 98 miliardi di fatturato del gruppo. Il valore dell’unità si aggirerebbe intorno ai 5,8 miliardi di euro. Si tratterebbe dello stesso iter che ha visto, quattro anni fa, la cessione da parte del colosso svizzero dei marchi nordamericani a One Rock Capital Partners per 4,3 miliardi di dollari.

L’obiettivo di Nestlé sembra essere quello di vendere la divisione Waters anche “a pezzi”, cominciando dalla più pregiata Sanpellegrino. Il gruppo acque potrebbe quindi passare sotto il controllo di un altro investitore, finanziario o industriale, che garantisca occupazione e presidio delle attività. Non è escluso che Nestlé rimanga come investitore di minoranza.

Lo scorso anno, il Gruppo Sanpellegrino ha registrato una crescita importante, secondo i dati ufficiali si parla di un giro d’affari che supera il miliardo di euro. La società Sanpellegrino è stata fondata nel 1899 ed è di proprità Nestlé dal 1998.

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