Lupo, monitoraggio “forte” per tutelare gli allevatori: Regione approva la mozione della Lega

Malanchini: "La diffusione del lupo ha raggiunto dimensioni insostenibili". Lobati: "Acceso un faro di attenzione sul mondo rurale che popola la montagna, in particolare gli alpeggiatori"
9 Marzo 2024

Continua a far discutere la presenza del lupo sulle nostre montagne. Approvata dal Consiglio regionale del 5 marzo la mozione proposta della Lega in cui si chiede alla Giunta di “adottare politiche volte al contenimento della specie del lupo, anche ai fini della tutela della vita umana, e una strategia più efficace che contempli anche la tutela del comparto agrozootecnico e le tradizioni del pastoralismo alpino”.

“La diffusione del lupo – spiega Giovanni Malanchini, consigliere regionale (Lega) – ha raggiunto dimensioni insostenibili: la tendenza attuale di sviluppo dei branchi richiede di implementare le misure per mettere in sicurezza le attività antropiche e gli animali da allevamento e domestici. È necessario offrire una tutela rafforzata al comparto agro-zootecnico alla luce del fatto che le strategie di prevenzione si sono rivelate scarsamente efficaci.

Il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato una mozione che impegna la Giunta ad individuare con il Governo italiano una nuova strategia di gestione del lupo che metta al centro anche la tutela del comparto agro-zootecnico e le tradizioni del pastoralismo alpino e ad agire nelle sedi europee preposte per sollecitare la revisione dello status di protezione del lupo adeguandola all’attuale diffusione della specie ed ai rischi connessi”.

Tra gli altri, a farsi portavoce delle preoccupazioni di alcuni cittadini e allevatori anche il consigliere regionale (Forza Italia) Jonathan Lobati, che ha sottoscritto la mozione.

“Con questa mozione – spiega Lobati abbiamo acceso un faro di attenzione sul mondo rurale che popola la montagna, in particolare gli alpeggiatori, favorendo i rimborsi per i danni causati dai grandi predatori e per chiedere un monitoraggio forte, anche attraverso nuove tecniche e tecnologie usate in altre regioni, per fare in modo che il problema lupo venga gestito e non diventi un’emergenza ancora a discapito del mondo delle montagna”.

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Commenti:
  1. Perchè nessuno ha mai considerato anche l’ emergenza cinghiali?
    Molto piu’ numerosi, aggressivi quindi pericolosi per l’uomo, distruggono i pascoli.
    Certo che nell’immaginario collettivo il lupo crea paura mentre il cinghiale ci lascia indifferenti. E l’uomo?
    E l’abbandono del territorio, boschi, canali, alpeggi? Altra emergenza. Lo spopolamento, l’offerta turistica esasperata e snaturante l’ambiente.
    Serve un piano montagna complessivo ma oramai è troppo tardi. Salviamo almeno il lupo.

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