Lo storico negozio di calzature e pelletteria A. Mager Calzature di Sant’Omobono Terme, in Viale Vittorio Veneto n.69, festeggia i settant’anni di attività, vere “nozze di titanio” che saranno celebrate sabato 27 luglio ore 17.00 con rinfresco e successivo brindisi e taglio della torta alle 20.30, proprio nella sede del negozio. Una storia che inizia a metà anni ’50, ben tre generazioni fa, come racconta l’attuale titolare, Giordano Facchinetti.
“Comincia tutto settant’anni fa con mia nonna Amelia Micheletti: era di Brescia, viveva vicino all’aeroporto militare e suo papà l’ha mandata a Sant’Omobono durante la guerra. Qui ha conosciuto mio nonno e hanno aperto questo negozio di calzature nel 1954”. In sette decenni, il negozio si è spostato solo di qualche metro: “Non era dove sta adesso, ma nella casa di fronte. È stato lì fino al 1962, quando hanno costruito questa casa dove ora c’è il negozio. Nel 1966 ha cominciato mia mamma Luigina Mager, quando era ancora una ragazzina. Lei e mia nonno sono andate avanti insieme fino al 1999, quando sono arrivato anche io”. Giordano è letteralmente cresciuto tra le scarpe: “Sono diventato grande in negozio. Per un periodo siamo riusciti a esserci tutti e tre, poi la nonna è morta nel 2014, lo stesso anno che abbiamo avuto il riconoscimento come Attività storica da parte della Regione”.
Con la scomparsa della madre, nel 2018, Giordano eredità l’attività: “Siamo arrivati alla terza generazione. Certamente è il mio lavoro, ma i clienti sono praticamente degli amici e quando entrano in negozio so già di che numero hanno bisogno. Per ma è una passione. Il bello è che ho tanti clienti che vengono da fuori, da Milano o anche da Varese, perché cercano il contatto umano che si perde nei negozi grandi o di città. È quello che distingue i negozi di paesi dal comprare online”.

A proposito di internet, Giordano guarda sempre con attenzione alle innovazioni per il suo A. Mager. “Ho pensato anche di aprire un sito, ma non ho il magazzino adatto, dunque mi arrangio con i vari social, Instagram e WhatsApp. Faccio pubblicità lì e la gente mi contatta, sono anche disposto a fare consegne: sto valutando diverse opzioni perché capisco che bisogna evolversi, ma resto un negozietto di paese e devo un po’ confrontarmi con le grandi realtà”.
I tempi cambiano e in 25 anni al negozio è evidente: “Mia nonna diceva che, quando ha aperto, c’erano tre modelli di scarpe da donna e altrettanti da uomo, serviva tutti con quelle e andavano bene a tutti. Quando la gente passava, sapeva che se c’era accesa la luce della cucina era aperto il negozio. Adesso hai mille articoli e a volte non bastano – spiega – la richiesta è sempre più precisa e dettagliata e uno fa di tutto per accontentare il cliente, io li conosco dunque so bene o male dove andare a parare, se è meglio osare o no, ma rispetto a tanti anni fa è diventato molto più difficile”.
L’attività si è evoluta ed è cresciuta, proprio come Giordano. “Da bambino, andavo in terrazza con le espadrilles e le vendevo a chi passava, mi dicevano il numero ed eravamo a posto. Ci vuole tanta passione, sono lavori che devono piacere: voglio far capire ai miei clienti che ovviamente ho dei figli da mantenere, ma innanzitutto mi piace stare con la gente, altrimenti il commerciante non si riesce a fare”.

La famiglia il filo che lega le generazioni del Mager. “Ogni tanto mi aiuta anche mia moglie, soprattutto durante il periodo estivo. Vedremo se i miei figli vorranno andare avanti, è già un mezzo miracolo essere arrivati a 70 anni di attività. Da dodici sono nel consiglio di Presidenza di Confesercenti Bergamo, è importante sapere come migliorare e conoscere la situazione intorno a noi”.
Ricordi legati al negozio? “Sono tantissimi, da bambino mi vergognavo e non volevo uscire a vendere le scarpe, mi nascondevo in cantina che però era piena di scarpe e mia mamma me le faceva portare in negozio. Il bello di questo lavoro è che tutti i giorni ci sono cose belle, basta che un cliente arrivi da Milano e fa i complimenti. È lo scopo per cui mi alzo dal letto e apro le porte”. Ora la festa, per celebrare al meglio questi sette decenni: appuntamento sabato 27 luglio ore 17.00 presso il negozio, in via Vittorio Veneto n.69 a Sant’Omobono Terme, con rinfresco, musica e Trucca Bimbi. Alle ore 2030 taglio della torta e brindisi finale.
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