Maggio mai così piovoso, anche nelle nostre valli. E l’estate quando arriva?

Le precipitazioni a maggio hanno superato i 300 mm, il doppio se non addirittura il triplo rispetto alla media mensile stagionale. Questo dato fa di maggio 2024 uno dei mesi più piovosi della nostra storia recente.
5 Giugno 2024

Il mese di maggio appena trascorso è stato caratterizzato da un’insolita abbondanza di precipitazioni su tutto il territorio lombardo, segnando valori pluviometrici ben al di sopra delle medie stagionali. Questo aumento delle piogge ha avuto un impatto significativo non solo sull’ambiente, ma anche sulle attività quotidiane e sulle infrastrutture della regione. Secondo i dati raccolti dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente (ARPA) della Lombardia, il totale delle precipitazioni nel mese di maggio in molte località lombarde ha superato i 300 mm, il doppio se non addirittura il triplo rispetto alla media mensile stagionale.

Questo dato fa di maggio 2024 uno dei mesi più piovosi della nostra storia recente. Sempre secondo ARPA Milano è stata bagnata da 321 millimetri di acqua, contro i 96 della media degli ultimi 30 anni, ovvero +234%. Anche a Pavia le piogge (con 223 millimetri) hanno superato di gran lunga la media degli ultimi 30 anni (+233%). E ancora: Como 385 millimetri; Bergamo con 335 millimetri, Lodi con 360 e, infine, Lecco con 310 mm. Estendendo l’analisi dal primo gennaio ad oggi nel capoluogo lombardo sono stati registrati 885 millimetri, un valore che non ha precedenti negli ultimi 261 anni (i rilevamenti dell’Osservatorio di Brera sono iniziati nel 1764) e che parla da solo: basta pensare che media cumulata all’anno, in città, e di circa 910 millimetri. Il che significa che nei primi cinque mesi è già scesa la pioggia che normalmente cade nel corso di un anno.

Perché così tanta pioggia? Questa anomalia è il frutto di una combinazione di fattori meteorologici. Un’estesa area di bassa pressione si è stabilita sul Nord Italia, alimentata da correnti umide provenienti dall’Atlantico. Questa configurazione ha favorito la formazione di sistemi temporaleschi persistenti, che hanno portato piogge intense e diffuse su tutta la regione. Il tutto accompagnato da configurazioni di “blocco”, dettate dalla persistenza di un’alta pressione sui Paesi nordici e scandinavi che di fatto ha “bloccato” l’avanzata delle perturbazioni verso Levante, indugiando a più riprese sulle nostre regioni. L’eccesso di pioggia ha avuto diverse conseguenze sul territorio lombardo.

Numerosi comuni hanno registrato allagamenti, in particolare nelle aree urbane dove i sistemi di drenaggio sono stati messi a dura prova. In città come Milano e Brescia, le strade sono state temporaneamente inondate, causando disagi alla circolazione stradale e rallentamenti nel trasporto pubblico. Le campagne hanno beneficiato in parte di queste piogge, che hanno aiutato a rifornire le riserve idriche e a migliorare le condizioni per le colture. Tuttavia, in alcune zone, l’eccessiva umidità del terreno ha creato problemi per la semina e la raccolta, richiedendo interventi straordinari da parte degli agricoltori. Il Lago di Como e il Lago d’Iseo hanno visto un notevole aumento del livello dell’acqua, costringendo le autorità locali a monitorare attentamente le dighe e a pianificare eventuali interventi di emergenza per prevenire esondazioni.

Anche nelle nostre valli le piogge sono state diffuse e abbondanti: in un solo mese sono caduti ben 445 mm di pioggia a Rota d’Imagna, 355 mm a Berbenno, 385 mm a Valcava, 405 mm a Valcanale, 375 mm a Serina, 308 mm a San Pellegrino Terme, 418 mm ad Almè. Di spicco anche gli accumuli da inizio 2024 che sulla falsariga di Milano fanno registrare valori di poco inferiori alla media annuale. Dal primo gennaio già toccati i 1353 mm a Rota d’Imagna, 1056 mm a Berbenno, 1173 a Sedrina, 1032 ad Almè.

Cosa attenderci per le prossime settimane e per l’estate? La seconda parte di giugno potrebbe vendere ancora la presenza di temporali ma anche di fasi più stabili e soleggiate, il tutto accompagnato da caldo senza eccessi. Luglio, invece, dovrebbe essere ancora leggermente più piovoso del normale sui settori alpini e prealpini (che tradotto potrebbe vedere ancora temporali nelle nostre valli) con sporadiche ondate di caldo, ma senza eccessi. Per concludere agosto e settembre, invece, potrebbe vedere la vera estate con piogge a tratti sotto le medie del periodo e temperature sopramedia; in altre parole fasi soleggiate e calde più intense e durature.

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