Malta e Valle Imagna, scocca la scintilla: la nazionale si innamora dei paesaggi valdimagnini

All'Under 17 Imagna Tournament c'era anche la Nazionale di Malta: venti giovani promesse del calcio che, fra partite e preparazioni, hanno avuto modo anche di vivere, seppur per poco, la Valle Imagna.
3 Giugno 2019

La seconda edizione dell'Under 17 Imagna Tournament ha visto la sua conclusione domenica 2 giugno, giornata di finale e finaline. Ad alzare la coppa è stata la Sampdoria. Diverse le squadre in competizione, provenienti anche da fuori provincia, ma non solo: la grande novità quest'anno è stata la Nazionale giovanile di Malta.

I ragazzi di Malta – ospiti dell'Hotel Costa di Costa Imagna – non si sono però qualificati per la finale. Divisa rossa, accompagnati dal Mister e tutto lo staff, in un'esperienza non solo calcistica, ma anche a livello di crescita personale per i ragazzi. Guidati dall'allenatore Mark Marlow, maresciallo delle Forze Armate a Malta ed ex giocatore per ben 25 anni, i venti giovani atleti sono sbarcati in terra bergamasca giovedì sera, 30 maggio, per l'inizio di questa nuova esperienza, per la prima volta in Italia con la maglia del team nazionale. Tre le partite giocate: la prima contro USD Caravaggio, con cui c'è stato un pareggio di 0 – 0, poi la sconfitta 2 – 0 contro il Rimini Calcio e la vittoria contro la Fiorente Colognola, 1 – 0.

Nonostante i buoni risultati, una sola rete di differenza non ha permesso loro di accedere alle semifinali e quindi alle finali. “Durante la partita con il Rimini Calcio abbiamo perso anche per un goal sbagliato – spiega l'allenatore Mark Marlow – Ma è così che si cresce, imparando dai propri errori. Sabato abbiamo fatto anche una partita amichevole contro la Fiorente Colognola, in cui abbiamo vinto 4 – 1: la partita migliore di questo torneo, grazie soprattutto ad un campo migliore. Durante le altre partite, infatti, il campo purtroppo non era in buone condizioni, e con il nostro gioco è risultato piuttosto difficoltoso adattarci, costringendoci quindi a cambiare anche approccio tattico”.

Importante sottolineare, inoltre, come i venti giovani calciatori abbiano solamente 15 anni, tutti del 2004 ed alcuni addirittura vicini all'essere nati nel 2005, mentre i giocatori degli altri team sono tutti classe 2002-2003: due anni che, nonostante sembrino pochi, sono estremamente importanti, sia a livello fisico che come esperienza e maturità di gioco.

“In questa fascia d'età . conferma mister Marlow -,  due anni di sviluppo fanno molta differenza: quando il ragazzo è più grande, si nota una certa differenza ad esempio nello scatto o nel colpo di testa. Quando crescono poi il divario si riduce. L'abilità tecnica e l'aspetto mentale sono più importanti della forza fisica: le gambe per giocare e la mente per pensare”.


Tanto calcio, partite e preparazioni pre-partita dunque, ma non solo. Uno degli obiettivi dello staff e dell'allenatore era, soprattutto, far crescere i propri ragazzi con l'esperienza di gioco ed il confronto con squadre a loro straniere, oltre che per rafforzare i legami fra i giocatori. Nonostante il poco tempo a disposizione, anche i paesaggi della Valle Imagna non sono passati inosservati: tutti sono rimasti affascinati dai meravigliosi paesaggi e scorci che la nostra bella valle sa offrire, “a lot of trees!” (“moltissimi alberi!”) aggiunge scherzando uno dei ragazzi. Anche se, come spiega Mister Marlow, il tempo è stato tiranno e non ha permesso una visita approfondita.

“La vostra valle è davvero molto bella, anche se avrei voluto avere più tempo per visitarla – spiega il mister – Siamo arrivati giovedì sera e purtroppo ripartiamo lunedì (ieri ndr), le partite si sono svolte tutti i giorni senza un riposo fra l'una e l'altra: ci sarebbe bisogno di un'ulteriore giornata, anche se probabilmente il torneo si sarebbe allungato. Non siamo abituati a giocare partite di soli 30 minuti, per cui è stato impegnativo anche dal punto di vista del recupero fisico dei ragazzi. Ma ci siamo comunque trovati molto bene qui in Valle Imagna, sono felice che i ragazzi si siano comportati bene, hanno fatto delle buone partite e hanno reagito benissimo”.

A prendere la parola è poi Alex Spiteri, 15 anni, “professione” centrocampista, giovane promessa del calcio maltese. Tifoso della Juventus e di Cristiano Ronaldo, il suo sogno è quello di diventare un grande calciatore e di potersi guadagnare da vivere facendo lo sport che più gli piace. “Le partite sono state difficili, alcuni team erano davvero forti, anche perché più grandi di noi – spiega il giovane atleta – l'intensità di gioco a volte era alta, perché i tempi di gioco erano veloci. Nel complesso è stata una bella esperienza”. La partita più difficile, secondo Alex, è stata quella contro il Rimini Calcio, dove la sua squadra è uscita sconfitta per 2 a 0.

Ma come viene vista la Valle Imagna agli occhi di un ragazzo di un altro Paese che mette per la prima volta piede qui? “Da quello che ho potuto vedere andando alle partite, dai dintorni dell'hotel e arrivando dall'aeroporto, è un posto davvero bello, ci sono moltissimi alberi – spiega – è la prima volta che visito Bergamo, sono già stato in Italia, ho visto Roma e vado spesso a sciare in posti come la Valle d'Aosta. Sono venuto anche a giocare partite con il mio Club, ma questa è la prima volta con la maglia della nazionale”.

L'obiettivo imposto dal Mister Marlow sembra essere stato raggiunto: secondo Alex quella in Italia è stata una bella esperienza, che lo ha aiutato a crescere sia come giocatore che come persona. “È stata davvero una bella esperienza in tutto il suo complesso, soprattutto molto positiva, che mi ha insegnato moltissimo. Mi piacerebbe tornare in Italia, in futuro” conclude Alex.

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