Colpa del manto della strada provinciale o un problema meccanico alla bicicletta? Sono questi alcuni dei quesiti che saranno dipanati all’interno del fascicolo di indagine aperto dal pm Gianpiero Golluccio per la morte di Michele Negri, 31enne di Cavenago d’Adda, morto domenica 4 maggio durante la BGY Airport Granfondo.
Il reato contestato è omicidio colposo, al momento a carico di ignoti. Il giovane, che stava partecipando alla gara più lunga da 162 km, ha perso il controllo della sua bicicletta durante la discesa dalla Forcella di Berbenno al centro del paese.
A 50 metri dall’incrocio con via don Bosco, che porta alla chiesa parrocchiale, al giovane – per motivi ancora da accertare – si è staccato il pedale dalla scarpetta e ha perso il controllo della bici. Ad una velocità importante, il 31enne è andato a sbattere contro il muro di sostegno lungo la curva a gomito, a fianco del display luminoso del Comune.
Il ragazzo è morto poco dopo, nonostante i tentativi di rianimazione dei soccorritori. Le indagini degli inquirenti riguarderanno lo stato del manto della strada provinciale, la presenza o meno di protezioni nei punti più pericolosi e le condizioni della bicicletta.
LEGGI ANCHE
Chi era Michele Negri, il 31enne morto alla Granfondo. Il sindaco di Berbenno: “Comunità sotto choc”
BGY Airport Granfondo 2025: vincono Nardin e Portaluri, ma la festa si spegne nel dolore
Tragedia alla BGY Airport Granfondo: 31enne muore dopo una caduta a Berbenno
Ultime Notizie
-
Purtroppo ero lì, buca non segnata, protezionei (balle di fieno?) inesistenti e soccorsi arrivato dopo 25 minuti. Forse dico forse si poteva evitare già dopo il passaggio del primo ciclista si è iniziato a gridare “piano piano” la buca
-
Povero ragazzo , di chi è la colpa !!
Nessuno lo riporterà in vita , ma quello che penso abbiamo la viabilità che ha bisogno di asfaltature , prima di organizzare gare sarebbe auspicabile controllare il tragitto !!!
Condoglianze ai suoi cari !!!❤️🙏