Mazzoleni, i bambini delle elementari donano le loro opere dedicate all’abbraccio

Gli studenti della classe quinta della scuola primaria di Mazzoleni di Sant'Omobono Terme donano 12 dipinti ad Antonio Gabrieli, papà di Giulia Gabrieli.
1 Dicembre 2023

Gli studenti della classe quinta della scuola primaria di Mazzoleni di Sant’Omobono Terme donano 12 dipinti ad Antonio Gabrieli, papà di Giulia Gabrieli, una giovane ragazza bergamasca, semplice e solare, profondamente cattolica. Amava la scrittura (per cui ha ricevuto anche ambiti premi) e la danza. A seguito della scoperta di un aggressivo sarcoma, Giulia ha affrontato un lungo periodo di malattia tra cure pesanti e sofferenze, tra speranze e delusioni, senza però mai perdere il suo sorriso e la fede.

La sua esperienza è chiaramente testimoniata nel libro intitolato Un gancio in mezzo al cielo, titolo che ci riporta ad un brano conosciutissimo di Claudio Baglioni che Giulia amava tanto.
Aveva una gioia incredibile nonostante tutto, era capace di incoraggiare e sostenere chiunque avesse vicino nonostante la sua terribile sofferenza e sapeva sempre scherzare con i suoi “supereroi”, ossia con i medici che si prendevano cura di lei. Ciò che più sosteneva Giulia era la fede e la grande devozione alla Madonna.

Purtroppo Giulia è morta a Bergamo il 19 agosto 2011, proprio mentre a Madrid si concludeva la Via Crucis della Gmg. Nel 2019 monsignor Beschi ha dato avvio alla fase diocesana del processo di beatificazione proclamando Giulia “Serva di Dio”. Dopo la sua morte è stata costituita l’Associazione con Giulia Onlus, grazie ai genitori, ai familiari e agli amici, per dare vita ai progetti che Giulia desiderava realizzare a favore dei bambini malati. E’ proprio grazie al suo desiderio che è nata la scuola estiva in ospedale per i bambini ricoverati.

Grazie alla partecipazione al concorso indetto dall’Associazione con Giulia onlus, i bambini della classe quinta (in quarta al momento della partecipazione) della scuola primaria di Mazzoleni, diretti dalla docente Marina Maconi, hanno così conosciuto lo spessore di questa giovane ragazza che ormai è divenuta una loro amica “a distanza”. Dopo aver realizzato dei dipinti sul tema dell’abbraccio, con l’aiuto anche di alcuni giovani di classe terza della scuola secondaria di Selino Basso guidati dalla professoressa Chiara Bertuletti, i bambini hanno voluto incontrare il papà di Giulia per donare le loro 12 opere all’Associazione stessa.

Emozionante il momento della consegna dei dipinti, come molto toccanti sono state le parole del padre di Giulia che ha più volte sottolineato quanto lei sarà contenta nel vedere certe manifestazioni di ricordo e di affetto come quella espressa dai piccoli amici di Mazzoleni venerdì 24 novembre. Il grazie ufficiale è stato poi espresso dalla Dirigente Scolastica Marzia Arrigoni e dall’assessore alla Pubblica Istruzione Stella Sirtori, entrambe soddisfatte dell’attività svolta dai ragazzi.

“La mia conoscenza dell’associazione con Giulia onlus ha radici in un passato in cui ho potuto toccare con mano, come mamma di un bambino malato, quanto sia importante durante un ricovero ospedaliero la presenza di persone che spezzino la routine di giornate scandite da terapie e medicamenti. L’associazione Con Giulia onlus si occupa della scuola estiva in ospedale e questo è molto importante perché, come dice il papà di Giulia, “la malattia non va in vacanza”. Altro aspetto dell’associazione e me caro è il concorso che l’associazione propone ogni anno: partecipando ad esso ho potuto affrontare temi importanti e profondi con i miei alunni.

La serata di venerdì scorso è nata dalla voglia di far conoscere più in profondità ai bambini la figura di Giulia, grazie all’intervento di suo padre che ha accolto con piacere l’invito ad essere presente alla serata. Sono contenta del percorso intrapreso verso questo tema e della partecipazione sempre attiva e responsabile dei miei alunni che anche nella gestione della serata hanno dimostrato grande compostezza offrendo e vivendo in prima persona momenti di crescita, di riflessione e di condivisione con tutti i presenti” conclude la docente Marina Maconi.

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