Minimetrò sopraelevato la soluzione alla viabilità della Val Brembana? La proposta dello studente del Turoldo

Il recupero della ferrovia è ormai impossibile in quanto è stata convertita in una moderna pista ciclopedonale, secondo lo studente ora gli amministratori pubblici dovrebbero investire su dei mezzi di trasporto green come, per esempio, minimetrò costruiti su binari sopraelevati.
24 Maggio 2022

Testo scritto da Giacomo Santus della classe 2AS dell’Istituto Turoldo di Zogno nell’ambito del progetto La Voce “Giovane” delle Valli.

Il trasporto in Val Brembana è sempre stato problematico, la causa maggiore è dovuta alla conformazione morfologica della Valle stessa che va stringendosi soprattutto nella parte alta non facilitando la costruzione di grandi strade. Negli anni, i vari amministratori pubblici hanno cercato diversi sistemi per eliminare o quanto meno per non scontrarsi con questo grosso problema: nei primi anni del 1900 è stata costruita una prima ferrovia, che collegava inizialmente solo Bergamo con San Pellegrino Terme, poi ampliata fino al paese di Piazza Brembana.

La ferrovia ha portato un rapido sviluppo economico della Valle che ha permesso in un secondo momento la costruzione e l’allargamento di nuove strade permettendo così anche il transito di mezzi di trasporto più grandi come camion e autobus. Per scelte politiche ed economiche nel 1966 la ferrovia venne chiusa e sostituita dal servizio di autobus.

Ed ora, ci ritroviamo punto a capo. Il traffico e il trasporto per e dalla Valle Brembana continua ad essere un grosso problema che ha portato al graduale abbandono delle persone che si sono trasferite nelle città.

Il recupero della ferrovia è ormai impossibile in quanto è stata convertita in una moderna pista ciclopedonale, gli amministratori pubblici ora dovrebbero investire su dei mezzi di trasporto green come per esempio minimetrò costruiti su binari sopraelevati per superare l’ostacolo degli spazi limitati e movimentati grazie all’energia elettrica non producendo così emissioni dannose per l’ambiente.

L’investimento sarebbe oneroso, ma non impossibile visti anche i contributi stanziati dall’Unione Europea con il PNRR. Una svolta è possibile, dobbiamo solo crederci e puntare su tutto ciò che può permettere il ripopolamento della Valle rispettando l’ambiente.

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Commenti:
  1. Ma non c’era già, tanto tempo fa, una ferrovia in Val Brembana ? Il favoloso “trenino” ? È un bel paradosso. Negli anni ‘960 la ferrovia era in perdita perché la strada era nuova e moderna. Ebbene solo 30 anni dopo la strada era obsoleta perché le dimensioni dei camion erano aumentate e la ferrovia sarebbe stata oro colato. Ma era già stata smantellata. E chi ha guidato in Val Brembana prima della costruzione dei viadotti sa cosa voleva dire incrociare un camion !!!

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