“No all’asfalto ai piedi del Resegone e sulla Costa del Palio”: la raccolta firme su Change.org

Su change.org arriva una raccolta firme contro l'asfaltatura della strada forestale ai piedi del Resegone.
21 Gennaio 2022

Su change.org arriva una raccolta firme (a questo link) contro l’asfaltatura della strada forestale ai piedi del Resegone. Stiamo parlando della strada forestale ai piedi del Monte Resegone di circa 7 km che attraversa Fuipiano Valle Imagna, Brumano, Costa del Palio, Morterone (Lecco) e raggiunge poi il Culmine di San Pietro, Valsassina, per arrivare fino alla Val Taleggio. Un tratto al momento sterrato ma che potrebbe essere reso carrabile, e quindi asfaltato, grazie ad un finanziamento di Regione Lombardia da 4,8 milioni di euro.

Un progetto che ha diviso l’opinione pubblica valdimagnina, a tal punto da richiedere una petizione online. La raccolta firme – a nome di Claudio Gilio – è stata diretta a Regione Lombardia, ERSAF Regione Lombardia, Comune di Fuipiano Vaele Imagna, Comune di Morterone e Comunità Montana Valsassina.

“Un progetto in itinere presentato al Consiglio Regionale della Lombardia prevede l’asfaltatura, e quindi la realizzazione di una strada carrabile, che collega la Valle Imagna con Morterone in Valsassina e con il Culmine di San Pietro verso la Val Taleggio – si legge nella pagina della petizione – . Attualmente esiste già una rete di strade agro-silvo-pastorali con fondo in ghiaia, terra battuta o calcestruzzo in buono stato di manutenzione e agevolmente percorribili con trattori, pick-up, fuoristrada ed in generale mezzi tipicamente per il lavoro in alpeggio.

La strada insisterebbe su luoghi tutelati, di particolare pregio paesaggistico ed interesse naturalistico, quale per esempio la Costa del Palio, una successione di modeste elevazioni poste a nord del Monte Resegone.

Si chiede di bloccare il finanziamento e la realizzazione dell’opera perchè:

  • Una strada asfaltata, con il suo bagaglio di traffico, rumore e parcheggi danneggerebbe in modo grave ed irreparabile una porzione di territorio finora risparmiata dal degrado del paesaggio e dalla perdita di identità dei luoghi, che invece affliggono molte zone montana delle provincie di Bergamo e Lecco;
  • Esiste già una buona rete di strade “bianche” utili al lavoro in alpeggio ed in bosco e perfette per il passaggio di ciclisti ed escursionisti.
  • L’asfalto e gli escavatori non sono la cura allo spopolamento della montagna ed al degrado del suo tessuto economico. Al contrario sono vettori di danni irreparabili al paesaggio e all’ambiente, portatori di omologazione territoriale che viola l’identità e la specificità dell’ambiente montano abitato.
  • Una onesta attenzione della politica per l’economia ed il territorio di montagna dovrebbe sviluppare soluzioni di qualità e ad hoc, che concilino il sostegno alle attività economiche, la tutela del paesaggio, la sostenibilità ambientale ed economica, il turismo di qualità. Scavare ed asfaltare sono invece gesti miopi e violenti, che guardano all’oggi dimenticando il passato ed ignorando dolosamente il domani.
  • I quasi 5 milioni di euro di denaro pubblico previsti per questa inutile opera, possono essere investiti nella sistemazione e messa in sicurezza della strada carrabile Ballabio-Morterone, per la manutenzione delle strade agrosilvopastorali esistenti, per progetti sostenibili di promozione territoriale, sostegno per investimenti delle attività economiche attive, sostegno a start-up, valorizzazione del turismo sostenibile

Difendiamo e valorizziamo la montagna – conclude il testo della petizione -, il suo territorio ed il suo tessuto sociale ed economico e rifiutiamo la logica dell’omologazione territoriale. Diciamo no ad una nuova ed inutile strada asfaltata, alla violenza ambientale, alla bruttezza ed alla devastazione. DICIAMO NO ALLA CARRABILE DELLE TRE VALLI”.

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Commenti:
  1. La questione speculativa e’ un problema sociale ; una strada in questo contesto naturalistico e’ un falso problema logistico , le soluzioni eventuali stanno altrove.

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