No autocertificazione all’interno delle valli bergamasche: la proposta di Fratelli d’Italia

Appello di Fratelli d'Italia Valle Imagna, Valle Brembana e Valle Seriana e di Scalve per chiedere che vengano consentiti gli spostamenti all'interno dei confini della Comunità Montane, come se fossero un Comune unico.
1 Dicembre 2020

Appello di Fratelli d'Italia Valle Imagna, Valle Brembana e Valle Seriana e di Scalve per chiedere che vengano consentiti gli spostamenti all'interno dei confini della Comunità Montane, come se fossero un Comune unico.

“Il passaggio della Lombardia in zona arancione – si legge nel comunicato – è sicuramente un grande risultato, ma per coloro i quali abitano nei piccoli Comuni di montagna in realtà il cambiamento è poco significativo. 

I Comuni di montagna hanno spesso un'estensione territoriale ridotta, nonostante la densità abitativa (e quindi l'affollamento) sia anche di 900 volte inferiore rispetto a quella di grandi città in zona arancione come Milano e Torino. Non è accettabile –prosegue il comunicato – che da Domenica 29 Novembre i cittadini di queste grande città possono spostarsi all'interno del proprio territorio senza autocertificazione, mentre i cittadini di montagna il cui spostamento creerebbe infinitamente meno problemi, non possono uscire dai propri ridotti confini comunali”. 

“Passeggiare in un bosco, camminare in montagna o raggiungere i negozi, nei nostri piccoli borghi non può essere considerato problema se avviene nei comuni limitrofi a quello di residenza – fanno sapere da Fratelli d'Italia. 

Le Valli bergamasche hanno già sia dei confini naturali, che dei confini amministrativi (le Comunità Montane): i circoli di montagna di Fratelli d'Italia Bergamo chiedono che il Governo permetta ai cittadini valligiani di circolare senza autocertificazione all'interno dei confini delle Comunità Montane. Non è più accettabile mettere le montagne e i loro cittadini al secondo posto”. 

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