Nuovo ”Banksy” a Sant’Omobono, il tributo (voluto?) allo storico gommista

Dopo un silenzio lungo sette mesi, spunta a Sant'Omobono Terme un nuovo murale del misterioso “Banksy” valdimagnino: la nuova opera si trova lungo Viale Vittorio Veneto, proprio accanto all'Autofficina Baretti Marco.
15 Dicembre 2020

Dopo un silenzio lungo sette mesi, spunta a Sant'Omobono Terme un nuovo murale del misterioso “Banksy” valdimagnino: la nuova opera si trova lungo Viale Vittorio Veneto, a Selino Basso, accanto all'Autofficina Baretti Marco. Anche questa volta, come le precedenti dedicate alla “Bergamo che piange” – in bella vista sotto la sede dell'Ufficio Turistico di Sant'Omobono – e al “Fidanzato in attesa”, che si trova invece lungo il Percorso Vitae, l'opera pare essere dedicata all'emergenza sanitaria in corso, anche se data la posizione in cui si trova, il suo significato si presta ad una duplice interpretazione.

La composizione mostra una figura in piedi, quasi certamente di genere maschile, che dall'alto osserva una bambina (o un bambino) a cavalcioni sul proprio triciclo. Un palloncino a forma di cuore, saldamente legato al manubrio, volteggia in aria come una delicata nota di colore. A primo impatto, sembrerebbe una metafora per sottolineare la condizione di lockdown in cui, fino a qualche giorno fa, si trovava la nostra bergamasca: l'uomo potrebbe essere un vigile che, simbolicamente, multa una bambina, “colpevole” di aver violato il coprifuoco per uscire a giocare all'aperto.

Ma alcuni abitanti di Sant'Omobono Terme – come si può leggere sui social, dove l'immagine è diventata virale in poche ore – hanno letto fra le solide figure nere qualcosa di molto più personale. Il nuovo murale si trova, infatti, davanti a quella che una volta era l'officina del gommista Severino Baretti, storica figura nel paese scomparso diversi anni fa. La vista dell'uomo che osserva la bimba in sella al suo “mezzo” a tre ruote ha infatti evocato piacevoli ricordi di gioventù, quando da ragazzini si portava la propria bicicletta dal “Severo” per farla riparare dalle forature. Che il riferimento sia voluto o meno non è chiaro ma, in fin dei conti, uno dei capisaldi dell'arte è anche la capacità di comunicare al cuore di chi la osserva.

Il “Banksy” valdimagnino – Ancora non si sa chi si celi dietro alla sua arte: è diventato una piccola celebrità lo scorso gennaio, grazie al suo murale dal tono romantico che ritrae due sagome nere che si baciano teneramente e posto sulla parete esterna dell'Ufficio Turistico in piazza Nani Frosio, a Sant'Omobono Terme. La misteriosa opera riprende una delle più celebri e virali dipinte dal famoso writer Kenny Random su un muro della città di Padova, dal titolo “Chi ama non dorme”.

Foto di Lara Moretti/Doris Manzinali

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