L'emergenza coronavirus dei mesi scorsi sta lentamente lasciando il passo ad una ritrovata quotidianità, fatta di saracinesche di nuovo aperte e di servizi che si stanno pian piano riattivando un po' ovunque, Valle Brembana compresa.
L'ospedale di San Giovanni Bianco è stato un punto di riferimento fondamentale per la pandemia, ma ad oggi pare che nel presidio brembano non tutto sia tornato ancora alla normalità: nella ripartenza della “fase 2” post-Covid (nel frattempo siamo entrati pure nella fase 3), infatti, il servizio di automedica dell'ospedale di San Giovanni non sarebbe stato ancora ripristinato.
L'automedica, un veicolo veloce a bordo del quale sono presenti medico, infermiere e autista soccorritore, è di fatto un supporto concreto alle ambulanze del territorio ed è di competenza dell'Azienda Regionale di Emergenza Urgenza (Areu). Dopo alcune segnalazioni da parte dei cittadini, la notizia è giunta anche alle autorità vallari: Jonathan Lobati, presidente della Comunità Montana Valle Brembana e sindaco di Lenna, si è immediatamente attivato per ottenere chiarimenti.
“Siamo stati informati ieri – spiega il presidente Lobati – Questa mattina abbiamo scritto ad Areu, l'Azienda Regionale di Emergenza Urgenza. Considerando che la fase acuta dell'emergenza Covid è ormai passata, è fondamentale che il servizio di automedica a supporto delle altre ambulanze presenti sul territorio brembano venga prontamente riattivato. Non è accettabile nessun declassamento a semplice auto infermierizzata, considerato che la situazione del nostro ospedale è tornata alla normalità. Non accettiamo nessuna mediazione a ribasso”.
Anche l'Amministrazione comunale di San Pellegrino Terme si è espressa con forza sulla necessità di riattivare un servizio così importante per il territorio. “Il Comune di San Pellegrino Terme ha evidenziato in diverse sedi e momenti come ogni occasione sia valida per sottrarre servizi alla Valle Brembana – si legge nel post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune – E dopo tanti proclami sull'importanza della presenza della sanità sul territorio che abbiamo sentito durante l'emergenza Covid, si è invece ripreso come prima e più di prima nella politica del ridimensionamento e della non riattivazione di quei pochi servizi che a fatica si erano mantenuti in Valle Brembana. Il tutto nel completo silenzio delle Istituzioni della Valle”.