Torna caldo il tema dell’ospedale di San Giovanni Bianco fra i tavoli della Comunità Montana Valle Brembana. Il consigliere e vicesindaco del Comune di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, ha presentato una interpellanza al presidente della Comunità Montana, Jonathan Lobati, per chiedere il motivo della mancata comunicazione di alcuni documenti del 2020 al Papa Giovanni e ad ATS.
“Per quali ragioni – si legge nell’interpellanza – la deliberazione dell’Assemblea della Comunità Montana n. 22 del 13/10/2020 riguardante la situazione del Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco non sia mai stata formalmente trasmessa ad ASST Papa Giovanni XXIII e ad ATS Bergamo“.
E ancora: “per quali ragioni la nota di ATS Bergamo prot. 96289 del 28/10/2020 indirizzata a Lei e ai Sig. Consiglieri della Comunità Montana Valle Brembana non sia stata inoltrata ai Consiglieri stessi; per quali ragioni neppure a seguito della sopracitata nota di ATS Bergamo, si sia ravvisata la necessità di inoltrare ufficialmente ad ASST Papa Giovanni XXIII la deliberazione dell’Assemblea della Comunità Montana n. 22 del 13/10/2020; per quali ragioni a fronte della completa assenza di risposte scritte sulle gravi problematiche sollevate riguardo alla situazione del Presidio Ospedaliero di San Giovanni Bianco non sia stato sollecitato un riscontro ufficiale riguardo alle richieste avanzate ad ASST Papa Giovanni XXIII, ad ATS Bergamo, come ai soggetti e alle Istituzioni destinatarie della mozione approvata; se non ritenga inaccettabile e irrispettoso dei rappresentanti dei 37 Comuni della Valle Brembana, componenti dell’Assemblea della Comunità Montana, non aver dato seguito nel rispetto della legge al pronunciamento unanime dell’Assemblea stessa su un tema tanto importante e delicato per l’intera popolazione della Valle Brembana”.
“Si chiede al signor Presidente dell’Assemblea della Comunità Montana Valle Brembana – conclude l’interpellanza – nella sua veste di rappresentante dell’intera Assemblea e della sua autorevolezza oltre che di garante dell’osservanza delle leggi e dei regolamenti, se non ritenga, almeno tardivamente, di censurare o quantomeno muovere una formale contestazione o rilievo riguardo all’operato del Sig. Presidente della Comunità Montana a tutela del prestigio e dell’immagine dell’Assemblea nonché delle prerogative e della stessa dignità dei singoli Consiglieri”.
La risposta del presidente Jonathan Lobati: “Ho già risposto ben due volte su questo tema, sia con una nota scritta che oralmente in assemblea. Risponderò per la terza volta quanto già detto! Detto questo, ci tengo a precisare che anch’io ho votato a favore della mozione, come tutti i sindaci presenti, in quanto ne condividevo il contenuto. Nel dispositivo della mozione, sono indicati una serie di soggetti istituzionali ai quali è stato trasmesso il documento, nessuno escluso. È evidente, a chi ha letto le carte, che non ci sono stati errori o dimenticanze in quanto a tutti i soggetti elencati la mozione è stata trasmessa (nessuno escluso). Per essere più puntuali se si vuole cercare un colpevole a tutti i costi, bisogna cercarlo nei presentatori della mozione stessa che hanno omesso per dimenticanza o scelta, come credo di citare sia Asst che Ats. Come ho già risposto in assemblea, credo che sia stata una scelta quella di non inviare il documento a queste due istituzioni, in quanto evidentemente, gli incontri antecedenti sono stati infruttuosi e quindi si è voluta porre all’attenzione degli enti e istituzioni superiori. Ma a questa risposta solo Milesi stesso può darci una risposta dato che la mozione l’ha scritta lui, seppur condivisa dal voto unanime”.