Papa Giovanni XXIII ospedale a misura di donna: premiato con 3 Bollini Rosa

Per l’ottavo anno consecutivo la Fondazione ONDA, da sempre impegnata sul fronte della promozione della medicina di genere, rinnova al Papa Giovanni XXIII il massimo riconoscimento per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali malattie femminili.
2 Dicembre 2021

L’ASST Papa Giovanni XXIII ha ricevuto oggi da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, per l’ottavo anno consecutivo, 3 Bollini Rosa sulla base di una scala da uno a tre, per il biennio 2022-2023.

Il Papa Giovanni è tra le strutture che hanno ricevuto un ulteriore riconoscimento per il particolare impegno nella prevenzione e gestione delle lesioni perineali durante il parto. I Bollini Rosa sono il riconoscimento che Fondazione Onda attribuisce dal 2007 agli ospedali attenti alla salute femminile e che si distinguono per l’offerta di servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie che riguardano l’universo femminile ma anche quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne in ottica di genere.

Tre i criteri di valutazione tenuti in considerazione, la presenza di: specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati, tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented, l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e infine il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.

Rispetto al biennio precedente gli ospedali premiati sono aumentati, passando da 335 a 354. Oltre a una crescita numerica, assistiamo a un miglioramento qualitativo dei servizi erogati: gli ospedali che hanno ottenuto il massimo riconoscimento, tre bollini, sono infatti passati da 96 dello scorso Bando a 107 di questa edizione. 172 strutture hanno conseguito due bollini e 75 un bollino.

“La 10a edizione dei Bollini Rosa, che ha visto la partecipazione di 363 ospedali italiani e il patrocinio di 27 enti e società scientifiche – afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda – rinnova il nostro impegno nella promozione di un approccio gender-oriented all’interno delle strutture ospedaliere, riconoscendo l’importanza della sua promozione attraverso servizi e percorsi a misura di donna, in tutte le aree specialistiche. Qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale, elementi indispensabili per assicurare uniformità di accesso alle prestazioni, sono evidenziate dagli ospedali con i Bollini Rosa che vengono valutati e premiati mettendo in luce percorsi inerenti sia alle specialità con maggior impatto epidemiologico nell’ambito della salute femminile, sia a quelle che trattano patologie che normalmente colpiscono entrambi i generi, nonché l’accoglienza e l’accompagnamento alle donne e i servizi offerti per la gestione di vittime di violenza. I 354 ospedali premiati costituiscono una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose, un canale di divulgazione scientifica per promuovere l’aggiornamento dei medici e degli operatori sanitari e per la popolazione, l’opportunità di poter scegliere il luogo di cura più idoneo alle proprie necessità, nonché di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate a specifiche patologie, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate”.

Una particolare attenzione è rivolta quest’anno al tema delle lesioni perineali durante il parto che riguarda circa l’85 per cento delle donne che partoriscono, con un 3 per cento che riporta lesioni perineali di III o IV grado che coinvolgono anche lo sfintere anale. Per questo sono state assegnate delle “menzioni speciali”. Sono 30 le strutture che si distinguono per l’impegno nel campo della prevenzione e nella gestione del trauma perineale correlato all’evento nascita. Tra queste anche il Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

“La valutazione si è basata su un periodo di particolare la difficoltà per il nostro Ospedale, che è stato in tutti questi mesi tra i più impegnati sul fronte dell’emergenza Covid-19. Per questo siamo doppiamente soddisfatti per questo importante risultato, che premia soprattutto i nostri percorsi di cura e assistenza in ambito materno-infantile – ha commentato Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni -. Nel nostro Ospedale, che è ai primissimi posti in Italia per numero di parti seguiti, spesso con una complessità medio-alta, l’attenzione alla donna a 360 gradi va di pari passo con l’alta tecnologia, la disponibilità delle cure più innovative e servizi tesi alla presa in carico globale dei bisogni delle pazienti e delle loro famiglie, come l’assistenza psicologica e la mediazione culturale”.

Fabio Pezzoli Giovanna Mangili Maria Beatrice Stasi Patrizia Ghilardi Luigia Iamele - La Voce delle Valli

Con le targhe dei premi ricevuti da Onda, da sinistra: il direttore sanitario Fabio PezzoliGiovanna Mangili, direttore del Dipartimento materno-infantile e pediatrico, Maria Beatrice StasiPatrizia Ghilardi, responsabile per la DPSS del Dipartimento materno-infantile e pediatrico, Luigia Iamele responsabile dell’URP Ufficio Relazioni con il Pubblico.

 

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