“Per un medico da Serina a Bergamo. La Val Brembana merita di più, non una RSA mascherata da ospedale”

In una lunga lettera, una cittadina della Valle Brembana esprime una posizione durissima sul tema sanitario e sui social (la lettera è stata riportata sulla pagina Facebook del Comune di San Pellegrino) il sostegno è praticamente unanime.
7 Luglio 2022

In merito ai recenti sviluppi sul tema sanitario in Valle Brembana – dalla carenza dei medici di base all’attivazione, entro l’anno, dell’Ospedale di Comunità all’interno dell’Ospedale di San Giovanni Bianco – una cittadina della Valle Brembana, in una lunga lettera, esprime una posizione durissima e sui social (la lettera è stata riportata sulla pagina Facebook del Comune di San Pellegrino) il sostegno è praticamente unanime.

Critico anche il pensiero del vicesindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, da sempre in prima linea: “Gli ospedali di comunità dovevano essere strutture in grado di offrire risposte migliori al bisogno di salute delle persone di un territorio, quindi qualcosa di nuovo e in più dell’esistente. Da noi in realtà si colloca l’Ospedale di Comunità all’interno del Presidio Ospedaliero di Base di San Giovanni Bianco, creando quella confusione utile a giustificare lo smantellamento di reparti e servizi attuato in questi anni in violazione di precise norme di legge. Quindi non avremo qualcosa di più, ma ancora meno di quello che oggi c’è. Le caratteristiche e i servizi che deve avere l’Ospedale di comunità non sono infatti neppure lontanamente paragonabili a quelle previste per il Presidio Ospedaliero di Base, ovviamente se quanto prevede la legge viene rispettato”.

Ecco di seguito la lettera della cittadina, riportata per intero:

“Ho letto le dichiarazioni della Moratti, che evidentemente alle 10.000 persone che hanno chiesto di avere un ospedale più conforme alle esigenze della popolazione della Valle Brembana, non è interessata. Continuo a vedere sia a livello Regionale che locale una totale indifferenza rispetto alle reali esigenze della gente, si punta tutto su strade, turismo, ripopolamento, tante belle parole, ricchi premi e cotillon, tutto fumo buttato negli occhi di quanti ancora credono che realmente qualcuno sia interessato alla gente.

Beh se la dimostrazione è l’attuale situazione direi che il disinteresse è evidentissimo. Da settembre dell’anno scorso, come da proclami di quanti siedono sulle poltrone, e di questo ne ho testimonianza diretta, perché proprio loro mi hanno rassicurato dicendomi che ci sarebbe stato un incontro con la Moratti, per discutere sulla situazione, incontro mai avvenuto ovviamente, perché era più che scontato, solo uno stolto poteva crederci, le decisioni erano già state prese, con il silenzio assenso e la complicità di quanti, anche ai tavoli istituzionali, perpetuano ormai da anni la pratica del servilismo da partito, per non perdere la sedia, ma perdendo pian piano la faccia davanti alla loro gente. È impossibile guardare quello che sta succedendo e continuare a dire che tutto va bene.

Mancano medici di base e si propone un servizio a chiamata, così come da cronaca di questi giorni, persone di Serina vengono mandate a Bergamo per il medico, questo è il rispetto che riservano alle persone e la cosa sconcertante è che sta bene a chi governa il territorio, proprio coloro che con i voti ricevuti, dovrebbero rendersi portavoce delle problematiche di quanti hanno dato loro fiducia.

Già perché la politica è servizio o almeno così ci veniva insegnato una volta. La gente della Valle non chiede molto, solo di avere gli stessi diritti e pari opportunità, come tutti i cittadini. Un ospedale funzionante, dove potersi recare in caso di bisogno, senza dover poi essere trasportati altrove per cose banali. Non si chiede un ospedale 5 stelle lusso, ma nemmeno si può accettare una RSA mascherata da ospedale di comunità.

Io mi domando cosa davvero la politica locale si aspetta per il futuro della Valle? Manca lavoro, mancano servizi alla persona, mancano cure mediche, manca trasporto pubblico e in molte località nel periodo estivo vengono anche sospese le già poche corse. Come si fa a pensare al turismo, non basta fare ponti sospesi, panchine ecc, serve dare servizi, la gente che va in vacanza paga e vuole che le sue necessità siano soddisfatte in loco, non altrove.

A me dispiace davvero molto, vedere la mia Valle trattata così, vedere gli anziani in difficoltà, costretti a rivolgersi ai privati, pagando per avere visite e controlli senza dover fare chilometri e chilometri, non se lo meritano, dopo una vita di sacrifici, lavoro e amore incondizionato per la loro terra, questo è un trattamento che non meritano. Come nemmeno lo meritano i nostri ragazzi, costretti a sacrifici maggiori rispetto a altri, per studiare, lavorare e vivere le esperienze che qualsiasi ragazzo ha diritto di vivere e come non lo meritano le famiglie, che hanno creduto nelle loro origini e hanno investito per dare un futuro a un territorio che amano.

Io credo che ci meritiamo di più, io credo che qualcuno la debba finire di fare post sui social con tante belle parole che poi non sono seguite da fatti concreti e nemmeno da azioni vere e seriamente sentite per provarci almeno. Che qualcuno si faccia un esame di coscienza, sempre se madre natura ne abbia fornito anche a loro una di serie. Io chiedo scusa ai nostri nonni, ai nostri bimbi, ai ragazzi, ai miei figli. Avrei voluto qualcosa di meglio e totalmente diverso da quello che la mia generazione offre loro. La Valle Brembana merita di più”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Ultime Notizie

X
X
linkcross