Ol Casèl de Pralungù, la Tribülina de Serepià, la Cesìna söl Cat, la Fontana de Regòrda, ol Campanìl de San Piro, la Stala dol Leòne. Tutte opere in edilizia rurale della Valle Imagna realizzate in pietra locale e riportate in scala 1:10 dal pecapride Pietro Invernizzi di Corna Imagna (QUA la nostra intervista) e messe in bella mostra all’interno della Pasticceria Acquario di Sant’Omobono Terme (la cui sede è un altro esempio di edilizia rurale tradizionale che si fonde con interessanti soluzioni moderne come il calcestruzzo “faccia a vista”) fino al 2 luglio.
Al “taglio del nastro”, sabato 3 giugno, alle ore 18.00, il direttore del Centro Studi Valle Imagna, Antonio Carminati, ha presentato la figura del pecapride Pietro Invernizzi (nel 2019 nominato Cavaliere Al Merito della Repubblica Italiana – leggi qua): “Pietro nasce in una contrada di muratori. Anticamente ogni contrada aveva infatti una connotazione professionale e quella di Pietro, Regorda di Corna Imagna, era abitata da muratori. Già da piccolo Pietro aiutava il papà come muratore. Poi con il boom economico negli anni ’60,’70 e ’80 ci sono stati dei grandi cambiamenti in Valle Imagna. Erano gli anni del cemento ed era difficile trovare professionisti capace di lavorare la pietra. Ma negli anni Novanta c’è stato un ritorno alla pietra, cambiamento che Pietro, con la sua impresa, è stato capace di inseguire, sempre mettendo al primo posto l’amore per la sua terra, le tradizioni e gli ambienti”.
“Ringrazio innanzitutto la moglie che ha sopportato tutta quella polvere – scherza Pietro Invernizzi -. Non mi sono limitato a realizzare le opere in scala, ma ogni miniatura ha lo stesso numero di pietre dell’originale. Ad esempio, per il campanile di San Piro, ad esempio, ho speso 4/500 ore di lavoro. Sono 8.000 pezzi. All’interno delle opere ci sono pure degli affreschi o altri dettagli come lo stracchino sulle mensole in legno”.
A portare i loro saluti e fare i complimenti all’artigiano Pietro Invernizzi il titolare della Pasticceria Acquario, Diego Rodeschini, che da buon padrone di casa ha allietato i presenti con un delizioso buffet, il presidente della Comunità Montana Valle Imagna, Roberto Facchinetti, il consigliere regionale Pietro Macconi, il sindaco di Sant’Omobono Terme, Ivo Manzoni.
A chiudere l’inaugurazione una sorprendente esibizione musicale di Filippo Manini, musicista e fotografo (si è occupato delle fotografie promozionali della mostra di Invernizzi), che ha sfoggiato un bellissimo litofono (realizzato da Walter Biella), uno strumento musicale (ai più sconosciuto) simile allo xilofono, ma con delle lastre di pietra anziché di legno. Un suono decisamente unico quello della pietra, che dimostra come ogni elemento della natura – se ben trattato e rispettato – possa donare delle melodie uniche. La mostra delle miniature di Pietro Invernizzi sarà aperta tutti i giorni, fino al 2 luglio 2023.
La riproduzione del campanile di San Piro
Ultime Notizie
-
Stupende opere di artigianato, verrò a vederle di persona. Complimenti a questo straordinario artista.
-
Bravissimo spero che le tue opere restino esposte fino alla fine di luglio per poterle vedere. Un abbraccio