Pontida piange Yaye: mamma 31enne incinta di pochi mesi, morta per coronavirus

Yaye Mai Diouf viveva a Pontida insieme al marito e al figlio di due anni. È spirata all'Ospedale Papa Giovanni lo scorso 21 marzo: era incinta di pochi mesi.
17 Aprile 2020

Un'altra giovane vita spezzata dal coronavirus. La comunità di Pontida piange Yaye Mai Diouf, mamma 31enne di origini senegalesi, con un bimbo di due anni e incinta di pochi mesi. “Abbiamo perso la nostra Yaye, un grande dolore per tutti noi” sono le parole colme di dolore della madre, che in questi giorni si trova nella casa dove la giovane vittima viveva con il marito Douda Timera ed il figlio.

Yaye aveva riscontrato i sintomi del coronavirus, la cui positività è stata confermata dal tampone effettuato all'Ospedale Papa Giovanni XXIII, dove è spirata nella notte del 21 marzo. La giovane era arrivata in Italia dal Senegal con la famiglia nel 2002 e ha abitato per anni a Pontida prima di trasferirsi a Presezzo. Yaye invece è rimasta e si è sposata con Douda Timera, dalla cui unione è nato il figlioletto ed era in attesa del secondo. Avrebbe compiuto 32 anni giovedì 16 aprile; lavorava come operaia alla Freni Brembo di Curno.

Era proprio una brava ragazza – ha affermato l'assistente sociale del Comune Vanna Piromalli Era venuta qualche volta nel mio ufficio per avere informazioni di carattere sociale, era una ragazza gentile ed educata. Quando abbiamo saputo della sua morte siamo rimasti male un po' tutti in Municipio, perché era conosciuta anche da altri impiegati. Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) è venuta sua madre che conoscevo già da anni, quando abitavano a Pontida, e piangendo mi ha parlato di Yaye e mi ha detto che è stata portata nel cimitero musulmano di Colognola”.

Una morte che ha shockato tutti quella di Yaye, che ad oggi è la più giovane vittima da Covid-19 della bergamasca. “Conoscevo la famiglia Diouf, tra l’altro un fratello di Yaye giocava a calcio con mio figlio nelle settore giovanile del Pontida – ha raccontato il sindaco Pierguido Vanalli Invece la ragazza l’ho incrociata alcune volte negli uffici comunali per sbrigare pratiche. Purtroppo abbiamo saputo in ritardo del suo decesso, è accaduto tutto nei giorni più tragici di questa emergenza sanitaria durante i quali abbiamo perso tanti nostri concittadin”.

Siamo venuti a sapere della morte di Yaye, qualche giorno dopo, quando è arrivata la comunicazione dal Papa Giovanni – ha aggiunto il primo cittadino – In questo particolare momento di dolore siamo vicini al marito Douda Timera e alla famiglia Diouf per l’improvvisa perdita della loro cara Yaye e a nome dell’amministrazione comunale e di tutta la comunità di Pontida porgo le più sentite condoglianze ai suoi cari”.

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