Il 20 marzo scorso la Valle Imagna ha accolto oltre cento orfani dall’Ucraina, ma ora 82 di loro (6-13 anni) hanno bisogno di un ritorno alla (quasi) normalità, un ritorno sui banchi di scuola.
L’Istituto Comprensivo di Sant’Omobono Terme si è mosso immediatamente per attivare un progetto e sono già stati individuati gli spazi idonei per la creazione di nuove classi, ma ora servono almeno 8-10 insegnanti che conoscano l’inglese per comunicare con bambini e ragazzi ucraini.
“Considerati i numeri dei ragazzi – spiega a L’Eco di Bergamo la dirigente dell’Istituto Comprensivo di Sant’Omobono, Marzia Arrigoni – la scelta è stata quella di formare delle classi a sé, le stesse che formavano già in Ucraina. In una seconda fase l’obiettivo è creare momenti di integrazione, di inclusione con gli alunni della valle. Ora, la cosa importante, è che i ragazzi stiano bene e, poco alla volta, acquisiscano un po’ di autonomia linguistica. Occorre loro normalità”.
Nelle scuole della valle gli studenti ucraini faranno un’ora circa di alfabetizzazione e il resto delle ore continueranno la loro didattica a distanza con le insegnanti ucraine. I restanti 22 ragazzi in età da scuola superiore verrà allestita una sala polifunzionale per la dad a Rota d’Imagna.
E nel frattempo è arrivata la telefonata del ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che “si è congratulato con noi, per il progetto che abbiamo preparato per accogliere al meglio i ragazzi delle nostre scuole” spiega Arrigoni.