Riapre l’ospedale in Fiera a Bergamo? Sì, oltre le 150 terapie intensive in Lombardia (ora 64)

Nuova impennata di contagi, soprattutto in Lombardia dove è pronto il Piano ospedaliero regionale che prevede la riapertura dell'ospedale alla Fiera di Bergamo se i ricoveri in terapia intensiva supereranno i 150.
15 Ottobre 2020

Riaprirà l'ospedale in Fiera a Bergamo? Sì, se si arriverà a 150 ricoveri in terapia intensiva in Lombardia (ora sono 64). Nelle ultime settimane, la curva dei contagi da Covid-19 ha subito una nuova impennata, soprattutto in Lombardia che ha registrato numeri in continuo crescendo – dai 696 del lunedì ai 1.844 del mercoledì. Un dato giustificato in parte anche dalla massiccia attività di tracciamento della Regione, che ha effettuato quasi 30 mila tamponi in un solo giorno permettendo perciò di individuare un alto numero di positivi. Sebbene a Bergamo il trend sia stabile, cresce in maniera preoccupante quello della provincia di Milano, che ieri registrava 1.032 positivi (contro i 1.844 complessivi della Lombardia).

Una situazione, questa, a cui però Regione Lombardia aveva già pensato: risale a giugno, infatti, il piano straordinario di rafforzamento dei posti letto in Terapia Intensiva, sorveglianza sub intensiva e degenza. “Il 92% dei positivi manifesta pochi sintomi o addirittura nessuno – ha spiegato Marco Trivelli, direttore generale del Welfare – Tuttavia, i pazienti ricoverati nei reparti del nostri ospedali aumentano di 99 unità.

Mentre rimane contenuto il saldo dei pazienti in terapia intensiva, 64 nel complesso. A fronte di queste evoluzioni, insieme ai direttori generali delle ATS, ASST e IRCCS lombarde e con i rappresentanti delle associazioni di categoria degli ospedali privati accreditati, stiamo lavorando per disporre un rapido incremento della disponibilità di posti letto dedicati ai pazienti Covid, in linea con quanto prevede il Piano regionale”.

Piano, appunto, redatto in caso di una seconda ondata del virus. E ora che lo scenario si è avverato, si pensa di ripristinare l'ospedale in Fiera di Bergamo, costruito in piena emergenza in soli dieci giorni grazie alla manodopera di 250 volontari. Ipotesi che sembra in parte confermata anche dal presidente della Lombardia, Attilio Fontana, che ha visitato Bergamo nella giornata di ieri, mercoledì 14 ottobre, e dalle dichiarazioni dell'assessore al Welfare Giulio Gallera.

L'evoluzione epidemiologica di questi ultimi giorni – ha dichiarato – ha determinato l'attuazione completa della prima fase del Piano ospedaliero regionale, che prevede la disponibilità di 1.550 posti Covid nei 18 ospedali Hub: 150 di Terapia Intensiva, 400 di sorveglianza sub intensiva e 1.000 posti letto nei reparti. Il piano prevede, inoltre, la possibilità di riattivare ulteriori 300 posti letto nelle strutture dotate di reparti di pneumologia e la definizione di aree per l'isolamento di asintomatici.

Definita anche l'organizzazione operativa degli ospedali nella Fiera di Milano e di Bergamo, il cui funzionamento partirà dopo il 150esimo ricovero nelle Terapie Intensive regionali. Rappresentano un supporto essenziale nel delicato equilibrio fra la cura di pazienti Covid e quelli affetti da altre patologie”.

Infine, come sottolineato da Trivelli, sarà ulteriormente rafforzata l'attenzione della rete dei servizi ed interventi territoriali sui cittadini più esposti. “1.212 dei positivi di mercoledì – ha concluso il direttore generale – sono persone con meno di 50 anni, 297 minorenni. Bisogna quindi continuare a mantenere alta la guardia, attraverso l'utilizzo dei dispositivi di protezione individuale ed il mantenimento delle distanze di sicurezza”.

(Fonte: Bergamonews)

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