“Rischio di chiudere”: su Canale 5 il grido d’allarme dell’allevatore isolato dalla frana

Arriva anche su Canale 5 il grido d'allarme dell'allevatore Francesco Carminati dell'azienda agricola Recudino, a Selino Alto, frazione di Sant'Omobono Terme, isolata da una frana da circa un mese.
25 Giugno 2024

Arriva anche su Canale 5 – al programma Mattino 5 nella puntata di questa mattina, martedì 25 maggio – il grido d’allarme dell’allevatore Francesco Carminati dell’azienda agricola Recudino, a Selino Alto, frazione di Sant’Omobono Terme, isolata da uno smottamento che si è staccato tra il 30 e il 31 maggio sotto l’unica strada che porta all’azienda. A questo link l’intervento a Mattino 5.

“Siamo isolati – spiega Francesco Carminati a Mattino 5 – . Noi abbiamo una sessantina di pecore e una quindicina di mucche da latte, qua produciamo lo Stracchino all’Antica Presidio Slow Food e ora siamo agli sgoccioli per quanto riguarda l’approvvigionamento. Non riusciamo a portare fieno e mangime e ora stiamo sfruttando ogni fazzoletto di erba possibile. Siamo in attesa di capire quali possano essere le prospettive, le piogge non accennano a fermarsi e temiamo che il fronte frana si possa estendere”.

È a rischio la vita dei tuoi animali? Chiede il conduttore “No, ma è a rischio la vita della mia azienda, in queste condizioni non riusciamo a produrre nulla e non possiamo spostarci, altrimenti perderemmo il marchio Slow Food”. “Grazie a Mattino Cinque per essersi interessato alla difficile situazione che sto vivendo in questo periodo di isolamento – fa sapere Carminati -, a distanza di ventisei giorni dalla frana che ha ostruito l’unica via di collegamento alla mia residenza e all’azienda dove abitualmente vivo e allevo vacche e pecore e produco formaggi”.

L’intervento di messa in sicurezza è stato stimato a circa 400 mila euro, soldi che però il Comune di Sant’Omobono non ha, come spiega il sindaco Ivo Manzoni: “Il Comune sta facendo il possibile per cercare una soluzione, ma al momento non ha i fondi per intervenire anche con un ripristino provvisorio. Sono stati messi una copertura e un cordolo di cemento per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Più di così non possiamo fare, attendiamo che ci siano fondi regionali“.

Aiuto – nei limiti delle sue competenze – da parte della Comunità Montana Valle Imagna, che si è resa disponibile, nei giorni scorsi, a trovare un modo per trasportare del fieno fino all’azienda agricola, eventualmente anche con l’uso di un elicottero: “La situazione è molto complessa e va studiata con attenzione prima di procedere. Ci vuole pazienza, ma nel frattempo noi siamo disponibili ad aiutare l’azienda agricola con i modi e le possibilità che ci competono”. 

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