Giulia: prima bartender donna all’Hotel Ritz di Londra, ora a Dubai per continuare il sogno

Giulia Gervasoni, 22enne originaria di San Giovanni, dopo essere stata prima bartender donna all'Hotel Ritz di Londra è volata a Dubai per una nuova avventura professionale.
12 Aprile 2021

Giulia Gervasoni, 22enne di San Giovanni Bianco, dopo aver conquistato il Ritz di Londra è volata negli Emirati Arabi a Dubai. Vediamo però in dettaglio la sua storia.

Giulia è una ragazza che ama viaggiare, fare nuove esperienze, crescere e imparare cose nuove. È proprio per questo che decide che l’Italia non le basta più: ha bisogno di qualcosa di nuovo. “Ho lavorato in Italia per 2 anni e non mi sono mai sentita davvero stimolata, apprezzata e ripagata per ciò che facevo, da qui l’idea di partire per Londra subito dopo la fine delle scuole superiori. Proprio in questa città mi sono resa conto di quanto all’estero esista una cosa che in Italia purtroppo non abbiamo, chiamata meritocrazia. A soli 20 anni mi sono infatti ritrovata a coprire ruoli di grande responsabilità affiancata da colleghi tutti più grandi di me che avevano dai 25 ai 40 anni, a fare insomma carriera nonostante la mia giovane età”, ci racconta,

“In Italia, o per lo meno nei luoghi in cui ho avuto esperienze io, si passa di livello solo se qualcuno si licenzia o va in pensione, non si ottengono aumenti perché si vale o riconoscimenti per il proprio impegno. Da qui la mia voglia di lavorare all’estero, dove impegno e costanza sono ripagati”.

Quando Giulia dice di aver ricoperto ruoli di grande responsabilità, non scherza, perché è proprio un ruolo particolarmente importante quello che lei ha rivestito, sia a livello lavorativo, ma anche a livello umano: Giulia è stata la prima donna ad essere bartender dell’hotel Ritz di Londra.

Lasciamo però che sia lei a parlarcene: “Nel 2018, finita la maturità, avrei avuto la possibilità di andare in Sardegna per lavoro, ma decido di uscire da quella che era la mia comfort zone e di buttarmi in una nuova esperienza con la speranza di imparare tanto e fare carriera. Così a Settembre parto per la città che è considerata un po’ la patria del mondo del bar, Londra, insieme ad una mia amica e compagna di classe”, ci spiega, per poi proseguire, “Lavoro inizialmente nel bar di un ristorante in centro Londra, imparo bene l’inglese e tante cose a livello lavorativo, e col tempo mi danno sempre più responsabilità e gratificazioni, ma dopo 8 mesi mi rendo conto di non poter più imparare molto da quel locale. Così decido di mandare il curriculum in vari bar e hotel, fra cui il Ritz di Londra che da sempre era l’ hotel dei miei sogni in cui lavorare. Inizialmente non mi prendono, ma grazie ad un amico riesco a contattare un sommelier che mi fa da tramite con il barmanager. Gli piaccio, faccio la prova, mi prendono, inizialmente però come cameriera del bar, in quanto non avevano mai avuto una ragazza dietro quel bancone. Mi impegno tanto, do il massimo giorno dopo giorno, non smetto mai di crederci, e, passato qualche mese, inizio a fare turni come bartender. Poco dopo mi realizzano la divisa da donna su misura, firmo il contratto e divento ufficialmente la prima bartender donna del Ritz Hotel dopo oltre 100 anni di storia di questo colosso. Avevo realizzato il mio sogno inglese.La mia idea iniziale era restare a Londra un anno e cambiare città, ma visti gli sviluppi del COVID-19, ho deciso di prolungare e infatti sono rimasta nella capitale inglese per 2 anni”.

 

Vista però la situazione, a causa della quale tutti i locali hanno iniziato a chiudere e così anche l’Hotel Ritz, Giulia decide di tornare a casa con la sua famiglia. Ci racconta infatti, che pensa di essere una delle poche persone che ringrazia il 2020 perché ha potuto trascorrere un po’ di tempo con la sua famiglia. Una volta qui, ha capito però che il tempo passato in casa la allontanava dalla sua carriera. Ha iniziato a valutare di andare in America, Spagna o Australia, ma la situazione corrente non lo permetteva. Ma poi, una luce in fondo a quel tunnel che sembrava interminabile: “Proprio quando stavo per abbandonare ogni speranza, ho ricevuto una chiamata da un manager che ha lavorato per molti anni a Londra che aveva visto il mio curriculum, e conoscendo l’hotel per cui lavoravo, mi ha chiesto se volessi partire per Dubai ed entrare a far parte della loro compagnia. Ero contentissima perché vedevo un proseguo per la mia carriera, anche e soprattutto perché Dubai, a livello lavorativo, offre moltissime opportunità e ovviamente non potevo fare altro che accettare!”.

È così che il 4 Febbraio, dopo un lungo viaggio e 5 giorni di isolamento, è stata accolta dalle terre paradisiache di Dubai. Giulia ci racconta che Dubai è una città stupenda, dove puoi avere tutto quello che vuoi, anche se nonostante questo, i primi giorni sono stati difficili per lei: “I primi giorni sono sempre così, ci si rende conto di ciò che si sta davvero facendo e si sente il distacco dalle persone a cui vuoi bene e dalle abitudini che si avevano, ma già dopo qualche settimana passa tutto, chi ci tiene davvero lo senti per telefono e inizi ad ambientarti ogni giorno di più. A questo va aggiunto il fatto che il posto di lavoro mi piace moltissimo e quindi sono tanto contenta”, ci spiega.

Aggiunge però, che ogni volta che parte piange per una settimana: “So che può sembrare strano visto che nessuno mi obbliga a farlo ed è una mia scelta, ma credetemi che prendere e lasciare tutto, casa, famiglia, amici e tutte le certezze che il proprio Paese ti dà, non è per niente facile. Credo che sia una scelta che solo i veri coraggiosi possano prendere. È tutto un rischio, sai cosa lasci, ma non sai cosa troverai poi nella nuova città. Parto sempre alla ricerca di qualcosa di più, per assicurarmi un futuro che sia all’altezza dei sogni che ho, ma nel momento in cui devo fare le valigie e salire sull’aereo vi lascio solo immaginare i mille pensieri che iniziano a scorrere nella mia mente. In più, non essendo questa la prima volta in cui sono andata a vivere per qualche anno all’estero, sapevo già cosa si prova e come ci si sente lontano da tutto e tutti e devo ammettere che se la prima volta ero magari incosciente di ciò che stessi facendo questa volta è stata ancora più dura perché sapevo benissimo cosa mi aspettava una volta arrivata, a così tanti chilometri di distanza dall’Italia”.

Il nuovo lavoro però la distrae e la rasserena, permettendole così di dedicarsi ad esso al 100%. Attualmente è una bartender per una grossa compagnia di Dubai. Il bar per cui lavora è nuova apertura, quindi stanno ancora organizzando un po’ il tutto ma è molto entusiasmante e in più si affidano molto alle sue idee. “È un po’ come se stessi facendo le prove per quello che è il mio sogno, aprire un giorno un mio bar e vi assicuro che per l’età che ho sono davvero contenta per le responsabilità che mi stanno dando”, ci racconta entusiasta. Nonostante si trovi benissimo a Dubai, Giulia pensa ovviamente a casa sua: “Lavorativamente parlando, non tornerei in Valle, li non vedo il futuro che voglio per me, ma ogni volta che posso ci torno perché lì è casa mia, dove sono coccolata da famiglia e amici. Sono molto affezionata alla mia valle perché in fondo viaggiare è bello, si conoscono nuove persone, nuove culture e tradizioni, ma le abitudini della propria terra hanno sempre quel qualcosa in più, quel qualcosa che mi fa sentire troppo bene e credo che stando via così tanto lo si apprezzi ancora di più”, ci dice.

Giulia conclude l’intervista lasciando un messaggio per i più giovani: “Mi piacerebbe fare un appello a tutti i ragazzi della mia età: se avete un sogno, un obiettivo e se credete che solo così siete davvero felici, non mollate mai, fate di tutto e date il massimo per raggiungerlo. Non importa quanto difficile esso sia, quanto dobbiate lavorare o studiare per concretizzarlo, ricordate che niente è impossibile se lo si vuole davvero. Non scoraggiatevi se incontrerete più persone che vi diranno che ciò che state facendo è sbagliato o che non è la vostra strada, o che siete matti a fare ciò che state facendo, fregatevene, andate avanti e fatelo anche per far vedere loro che avevate ragione. Prendete forza dalle poche, pochissime nel mio caso, persone che vi sosterranno, perché sono proprio loro quelle che credono in voi e quelle che vi vogliono davvero bene. Ultima cosa, ma non per importanza, credeteci sempre! In qualsiasi momento, bello o brutto che sia, voi credeteci, in fondo se non ci credete voi chi altro dovrebbe farlo? Fidatevi è solo questo il segreto per realizzare i propri desideri; crederci, lavorare duro e restare umili!”.

 

 

 

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