Daniela, da Roncobello alla Germania per imparare a conoscersi: “Ero spaventata, ma poi mi sono sentita libera”

"Questa esperienza che inizialmente mi ha spaventata a morte, mi ha in realtà fatta crescere molto: sono partita come una ragazza insicura e spaventata dal mondo, ora invece ho imparato a conoscere e a conoscermi".
19 Febbraio 2022

“Siamo liberi di andare dove ci aggrada e di essere quelli che siamo”, scriveva Richard Bach nella sua celebre opera “Il gabbiano Jonathan Livingston”. Come il gabbiano Jonathan, anche Daniela Frison, 19 anni di Roncobello, ha deciso di spiccare il volo, ed è proprio lei a parlarcene: “Roncobello è un piccolo paese è da sempre mi è stato stretto. Io amo vivere in montagna e nella pace, ma ho sempre desiderato quel qualcosa in più. Da qui la decisione di trasferirmi in Germania”.

Finito l’ultimo anno di liceo linguistico all’Istituto David Maria Turoldo, Daniela ha deciso di partire per un anno all’estero facendo un’esperienza di ragazza alla pari, ovvero vivere con una famiglia ospitante e prendersi cura dei loro figli ed eventualmente della casa. “Ho sempre sognato di viaggiare, vedere posti nuovi e soprattutto essere indipendente. Ho sempre visto il mio paesino come una gabbia dalla quale volevo uscire. Durante l’ultimo anno di liceo ho pensato “Se non ora quando?”, e così mi sono impuntata sulla ricerca di una opportunità di lavoro come ragazza alla pari e l’ho trovata, ad Heilbronn, nella regione Baden-Württemberg a sud della Germania. Ho scelto questa nazione perché volevo migliorare il mio tedesco, nonostante l’avessi appreso alle superiori”, ci spiega. 

Le difficoltà sono state indubbiamente molteplici, come ci racconta Daniela: “Fin dall’inizio la mia famiglia ospitante è stata molto gentile e disponibile e mi hanno accolto nella loro famiglia come una figlia. Devo ammettere che all’inizio la barriera linguistica è stata piuttosto difficile da abbattere. Sì, ho studiato tedesco per cinque anni, ma l’apprendimento scolastico non ti prepara a vivere una vita in un’altra lingua! Difficile è stato anche passare da un paese piccolo come Roncobello ad una città multiculturale come Heilbronn, passiamo da 400 abitanti a 126mila”. 

Il suo lavoro, come spiegato in precedenza, prevede il prendersi cura dei figli della famiglia ospitante, che in questo caso è solo uno, Levi, un bambino di un anno e mezzo. Ovviamente le mansioni richieste sono tutte quelle cose che normalmente un genitore fa: portare il piccolo all’asilo, preparargli i pasti, farlo giocare, con la differenza che avere una ragazza alla pari permette un’integrazione culturale che negli ultimi anni ha acquistato un’importanza sempre maggiore nelle famiglie. 

“Mi trovo in Germania da ormai sei mesi, ma questa esperienza che inizialmente mi ha spaventata a morte, mi ha in realtà fatta crescere molto: sono partita come una ragazza insicura e spaventata dal mondo, ora invece ho imparato a conoscere e a conoscermi. Ho incontrato persone di molteplici culture e ho capito che quello che pensavo di conoscere, il mio piccolo universo, era in realtà solo uno spicchio del tutto”, ci racconta emozionata, per poi proseguire, “Partire non è stato facile, avevo paura di partire verso un posto sconosciuto, con una lingua che non padroneggiavo a pieno, ma la voglia di andare via ha abbattuto tutte queste mie insicurezze. Al momento del check-in in aeroporto, sentivo che ad ogni passo ero sempre più leggera, più libera. Una volta arrivata mi sono ambientata bene e ho iniziato a fare dei viaggi alla scoperta delle città vicine alla mia. È una scelta che rifarei mille altre volte!”. 

Nonostante questa sua esperienza le stia piacendo molto, Daniela è convinta di voler tornare in Italia: “C’è stato un periodo in cui ero quasi convinta di rimanere in Germania: qui si vive molto bene, gli stipendi sono alti, gli orari dei lavori sono flessibili e le opportunità di lavoro sono dietro l’angolo. Certo, la vita è più cara e le persone sono più chiuse e meno predisposte a fare conoscenza rispetto agli italiani, ma nel complesso si vive bene. Riflettendo però, ho deciso che alla fine di questo anno tornerò in Italia e inizierò l’università. La Germania è bella si, ma l’Italia mi manca molto: le persone, il cibo, lo stile di vita. Insomma, mi manca casa mia!”. In conclusione, si dice contenta dell’esperienza che sta vivendo e di aver portato ad Heilbronn una ventata di aria fresca della sua Valle. Ovviamente però, porterà un pezzo di Germania nel suo cuore quando tornerà a Roncobello. 

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