Don Leone, cappellano della Cornabusa e uomo d’altri tempi: “Bambini, fate i chierichetti”

Don Leone Messa, un uomo misterioso, riservato e di altri tempi, il vicario interparrocchiale dell'Unità Pastorale di Sant'Omobono Terme, 46 anni ma - come dice lui stesso - "il nonno dei sacerdoti della valle". 
17 Ottobre 2022

Don Leone Messa, un uomo misterioso, riservato e di altri tempi, il vicario interparrocchiale dell’Unità Pastorale di Sant’Omobono Terme, 46 anni ma – come dice lui stesso – “il nonno dei sacerdoti della valle”.  Forse l’aspetto inganna, ma questa è solo il biglietto da visita della saggezza e puntualità di ciò che porta dentro. Sicuramente un uomo non da baldoria giovanile ma da feste sane, quelle in compagnia di chi vive accanto a lui e non solo. In tanti lo conoscono per fama e per essere il cappellano, come si definisce lui, del Santuario della Cornabusa, ma pochi conoscono la sua storia.

“Ho vissuto la mia fanciullezza fra famiglia, Chiesa, Scuola e oratorio in Val Seriana, precisamente fra Villa d’Ogna e Ogna, dove mio padre costruì la nostra casa – ci racconta –. Proprio dalla mia terra è nata la mia vocazione, grazie alla fede della mia famiglia, soprattutto nella figura di mia madre, e nella bella esperienza che anche oggi propongo ai piccoli delle nostre comunità: fare il chierichetto.”

Don Messa ci ha poi svelato un piccolo ricordo di un momento con don Giovanni Bellini, nativo di Ogna, che alle “16.45” di un qualunque giorno, lo ha invitato a questo ministero. Una piccola attenzione, quelle che anche oggi ,a volte, quasi elemosiniamo, ma che all’ora ed ora sono frutti di scelte di vita. Da questo piccolo racconto è facile percepire la memoria e la puntualità dei ricordi, qualità sempre vive di don Leone.

Crescendo, come tutti i valligiani delle nostre terre, si è spostato nei paesi più grandi per gli studi, fra cui Clusone, dove ha frequentato le scuole medie e l’Istituto tecnico commerciale che, ci racconta: “i locali si trovavano nell’ex seminario minore del paese.” Insomma, verrebbe da dire una vita segnata nel cuore, nei fatti e nei luoghi.

Tant’è che dopo l’ingresso nella Scuola Vocazioni Giovanili diretta da don Davide Pelucchi, la formazione in Seminario e alcune prime esperienze di servizio in parrocchie della diocesi, la prima destinazione assegnata dall’allora Vescovo Amadei è proprio a Roma, città fulcro della fede,nella Parrocchia di San Basilio, esperienza durata sino al 2010, prima di arrivare in Valle Imagna nel mese di marzo.

Da ormai 12 anni fra Cepino, Selino Basso e la Cornabusa, la sua vita si snoda fra tanta lettura, tanta preghiera e tante chiacchierate sull’uscio di casa sua e delle tante persone a cui va in visita. Il lunedì è il giorno del ritorno a casa, almeno per mezza giornata, nella sua val Seriana, per poi tornare al suo servizio e alla collaborazione con gli altri don e i diversi volontari delle parrocchie e del Santuario con cui a volte condivide buon cibo che tanto ama, come le dolci cioccolate al bar del Santuario.

don leone 2 - La Voce delle Valli

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