Valtorta e le Olimpiadi, una bella storia di sport

Domenica 26 maggio la manifestazione taglia il traguardo della 56esima edizione. Ecco la storia delle Olimpiadi di Valtorta, una tradizione che resiste.
23 Maggio 2019

“L’importante è partecipare”. Il motto che fu alla base del sogno divenuto realtà del barone De Coubertin racchiude il senso profondo delle Olimpiadi Scolastiche di Valtorta, la manifestazione che domenica 26 maggio 2019 (rinviata causa maltempo a domenica 2 giugno) taglia il traguardo della cinquantaseiesima edizione.

La data ufficiale di fondazione dei Giochi brembani è quella del 1964, sancita anche dal bel volume edito nel 2013 dal Comune di Valtorta: “Valtorta 1964-2013: Cinquant’anni di Olimpiadi Scolastiche”, curato da Tarcisio Bottani, Wanda Taufer e Sergio Tiraboschi. I ricordi, per la verità, rimandano addirittura al 1963, quando un primo embrione di “gare scolastiche” coinvolse le comunità di Valtorta, Olmo al Brembo e Cassiglio. Nel 1964 si decise di radunare i bambini delle scuole elementari proponendo competizioni sportive sull’esempio delle Olimpiadi dei grandi, “nel nome degli ideali di amicizia e di lealtà propri dello spirito olimpico”.

A dare una spinta decisiva alla manifestazione, che gode dell’egida organizzativa dell’Ecomuseo di Valtorta, è stato sin dagli inizi Piero Busi, storico amministratore locale e vallare che proprio in coincidenza con l’edizione 2019 lascerà definitivamente l’attività amministrativa.

 

“Questo appuntamento resiste negli anni perché i ragazzi sono fieri di partecipare, – ha spiegato Busi in una recente intervista –  è forse l’unica occasione per concorrere e confrontarsi senza troppo agonismo, né competizione. E’ anche da incontri sportivi come questo che i campioni incominciano a crescere e a farsi notare. Per questo, devo ringraziare tutti, in primis i sindaci, che hanno dimostrato disponibilità e collaborazione: la Provvidenza mi ha aiutato anche in questo. È come una grande festa che appartiene alla comunità, ai giovani e ai meno giovani, questo è il successo autentico dell’evento, in cui si respira un buon clima, di pace”.

Le Olimpiadi restano dunque una giornata di sport vissuta al di là dell’agonismo, in un contesto naturale davvero suggestivo. Ci saranno ancora una volta centinaia di ragazzi (si calcola che siano una settantina i Comuni che negli anni hanno aderito con propri rappresentanti alla manifestazione) e tante famiglie. Oltre ad Ecomuseo e Comune di Valtorta, ci sono il patrocinio dell’Assessorato Turismo Sport e Tempo Libero della Regione Lombardia, della Provincia di Bergamo, della Comunità Montana Valle Brembana e del Consorzio B.I.M. fiumi Brembo e Serio.

 

Ai Giochi possono partecipare tutti i ragazzi d’ambo i sessi, delle scuole elementari della provincia di Bergamo, suddivisi nelle categorie Cuccioli e Allievi. A loro volta gli atleti, a livello di classifiche, sono suddivisi fra paesi con più o meno di 1500 abitanti. Le prove sono quelle di una vera e propria Olimpiade, con salto in lungo, corsa piana (30 metri per cuccioli, 60 per allievi), corsa campestre (500 metri per cuccioli, 1 chilometro per allievi), staffetta (4×60 metri gli Allieivi), calcio, pallavolo e tiro alla fune.

Si comincia ai Piani di Valtorta alle 8.00, con la S.Messa all’aperto e l’alzabandiera. Seguono l’accensione del fuoco olimpico, i discorsi di apertura ed il giuramento olimpico. Per tutta la mattinata e nel pomeriggio si susseguono le gare, con premiazione e cerimonia di chiusura alle 16.30.

Un ricordo andrà al volontario Santino Milesi di Olmo al Brembo (il suo nome ancora campeggia sulle locandine promozionali quale referente logistico), scomparso improvvisamente nelle ultime settimane e bellissimo esempio di impegno di dedizione concreta per lo sport e le giovani generazioni.

1103 Santino Milesi - La Voce delle Valli

                                                                               Santino Milesi

 

 

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