Chiunque si sia recato negli ultimi anni alla Cornabusa lo avrà incontrato sicuramente: poco prima di varcare il Santuario, eccolo ad accogliere i pellegrini, con quel sorriso rassicurante e un piglio disinvolto e bonario che lo rendono un perfetto "cicerone". Stiamo parlando di Renzo Frosio, volontario del gruppo “Amici della Cornabusa”, che accoglie e accompagna i pellegrini nell’esplorazione del santuario situato a Sant’Omobono Terme, raccontandone i luoghi e la storia: una promozione del territorio nutrita da impegno e passione.
Questa storia di dedizione verso la Cornabusa affonda le sue radici anni fa: prima che Renzo andasse in pensione nel 2014, il rettore di allora, don Alessandro Locatelli, a cui Renzo era già legato - come, del resto, anche la Cornabusa alla parrocchia di Cepino -, ha proposto a Renzo di inventare un gruppo di accoglienza alla Cornabusa. Erano già presenti degli animatori e degli urbanisti, e si andò dunque nella direzione della continuità di quanto era già stato fatto dal compianto Sergio Manini, il quale è stato anche uno dei fondatori del Coro CAI Valle Imagna “Amici della Combricola”.
E così è nato, consolidandosi, il gruppo di accoglienza della Cornabusa, il cui compito è, di fatto, quello di accogliere i pellegrini all’ingresso del santuario, salutandoli, dando loro il buongiorno, oltre che controllando - nell’ottica delle regole in un contesto di culto - che non entrino ciclisti, cani, e che si entri vestiti in maniera adeguata.
In seguito, emerse l’idea di dare vita anche a qualcosa che potesse fare da guida ai pellegrini, accompagnandoli nell’esplorazione del santuario. In tal senso, Renzo si è documentato - attraverso i testi a disposizione del Centro Studi Valle Imagna e del Santuario - sulla storia della Cornabusa.E così è stato possibile iniziare ad accompagnare i gruppi di pellegrini in una visita guidata: un servizio, sviluppato con cura, che si è rivelato vincente, utile al pellegrino che non conosce i particolari e che, in questo modo, può comprendere ciò che vede.
Renzo ha poi cercato di estendere questo servizio anche ad altri volontari del gruppo “Amici della Cornabusa”, che, di fatto, lo supportano in questo incarico. A prova del prezioso successo del servizio, basti pensare che in una domenica di quest’anno, Renzo ha raccontato ben cinque volte la storia della Cornabusa a cinque gruppi diversi, mentre un’altra volontaria lo ha fatto per tre altri gruppi.
Tanti sono stati i momenti belli nell’impegno di Renzo Frosio alla Cornabusa: “Ce ne sono sempre. Il momento più bello è quello che deve venire; ogni giorno, con ogni gruppo, c’è sempre qualcosa da scoprire, da vedere. Ricordo, nello specifico, con piacere il transito dell’urna di Papa Giovanni il 27 maggio 2018, quando è stata alla Cornabusa prima di andare a Sotto il Monte: giornata memorabile, documentata nel filmato presente al Santuario”. In questa occasione, Renzo ricorda l’importanza relativa alla preparazione nella sicurezza e negli aspetti organizzativi, che ha impegnato i volontari in questa giornata significativa.
Un ulteriore importante momento, ancora nell’anno 2018, è rappresentato dalla raccolta delle firme per il concorso del FAI (Fondo Ambiente Italiano); così il santuario della Cornabusa - arrivato quarto a livello nazionale, con quasi 48.000 firme - è diventato uno dei “Luoghi del Cuore”: un successo che ha incentivato ulteriormente la conoscenza della Cornabusa; grazie a questa iniziativa, infatti, l’afflusso di visitatori è aumentato. Un aiuto, in questa direzione, è arrivato anche grazie ai social, al sito Internet e a tutte le iniziative legate al digitale. In questo ambito, è stato importante il supporto di tutti i volontari dell’Associazione, tra cui anche la figlia di Renzo, Vera Frosio.
L’anno scorso vi è, inoltre, stata la visita da parte del presidente della Lombardia Attilio Fontana, che Renzo ha accompagnato volentieri nel santuario, come ha fatto per la visita dell’arcivescovo di Milano Mario Delpini. L’impegno quotidiano dei volontari è stato particolarmente vivido nel mese di maggio di quest’anno, quando tutti i giorni vi erano pellegrinaggi. In particolar modo, la dedizione di Renzo è costante nel sabato pomeriggio e nella domenica, a supporto e nel rispetto dei turni stabiliti dal Gruppo Accoglienza.
I volontari fanno molto al santuario: chi si occupa dell’accoglienza, chi della cancelleria, chi espleta il ruolo di animatore, chi aiuta nella pulizia e nella manutenzione del territorio, oltre che della tenuta della grotta; tutti aspetti, insomma, cruciali per garantire la cura, la bellezza e la pulizia del santuario, che sono apprezzate dai pellegrini.
Renzo Frosio naviga nel territorio della Valle, coltivando la sua promozione e le sue risorse - anche naturali -, nell’ottica della creazione del benessere dell’intera Valle. Nel contesto della Cornabusa, si impegna, in particolar modo, a valorizzarne la storia - da un punto di vista sia religioso che inerente ai fatti accaduti -, attraverso aneddoti, citazioni, scioglilingua in dialetto bergamasco, facendo anche sorridere i pellegrini.