Sant’Omobono Terme ha festeggiato i 100 anni di un suo cittadino con la consegna di una targa ad hoc all’interno del Santuario della Madonna della Cornabusa.
“A un grande uomo che ha segnato la storia: prima reduce, ora centenario. Con stima e affetto i migliori auguri da tutta l’Amministrazione comunale di Sant’Omobono Terme”. Queste le parole scritte sulla targa consegnata il 13 agosto dal sindaco Ivo Manzoni a Gaetano Arcelli – che gli anni li ha compiuti il 12 agosto – dopo la Santa Messa celebrata da don Leone Messa.
Il neo centenario è stato poi festeggiato all’interno del ristorante Cornabusa (nella Casa del Pellegrino, a fianco delle grotta). Gaetano Arcelli è originario di Mediglia, Comune del Milanese, e prese parte alla Seconda Guerra Mondiale: inviato in Albania, a Tirana, nel ’43 fu deportato in Germania e vi restò fino alla fine della guerra.
Dopo il conflitto mondiale avviò una sua attività di artigianato ed ebbe due figli con la prima moglie Letizia, deceduta molti anni fa. L’amore per la Valle Imagna sbocciò nel 1975 – quando cominciò a frequentarla da turista – tanto da acquistare una seconda casa a Valsecca.
Nel 1995 si sposò per la seconda volta con Angelina trasferendosi con lei a Sant’Omobono. La donna è poi scomparsa nel 2019.
Gaetano Arcelli