Nella giornata di ieri, giovedì 14 marzo, è venuto a mancare il maestro Ezio Bellotto, 66 anni di San Pellegrino Terme. A darne il triste annuncio la sua famiglia: la moglie Aida, i figli Diego e Marco, il fratello Sergio (della Compagnia teatrale “Il Riccio”) e tutti i parenti.
Bellotto, direttore in diverse bande e insegnante di musica, era molto conosciuto per il suo impegno musicale nei paesi di Val Brembilla, Vedeseta e San Pellegrino Terme.
“Grazie a lui, se trovo un flauto o una pianola qualcosa so ancora fare… Grazie Prof” – si legge in un commento social seguito da un altro, dove si legge: “Ha insegnato a tante generazioni“. Grande appassionato anche di montagna. Tantissime le persone che, sui social, hanno porto le loro condoglianze alla sua famiglia. C’è chi ha voluto salutarlo con fotografie dove lo si vedeva suonare il sassofono oppure video dove lo si vedeva dirigere le orchestre delle bande musicali: ne sono esempi quelle di San Pellegrino Terme, Vedeseta (per quasi 30 anni) e Val Brembilla.
Il Comune di San Pellegrino, tramite un post su Facebook, ha omaggiato il compianto Maestro pubblicando un video dove lo si vede dirigere i musicanti del corpo musicale della cittadina mentre suonano il brano Vera, pubblicato nel 1995, che compose proprio Bellotto. Dovete sapere che non è l’unico brano che ha scritto e composto: sono suoi anche i brani Gaia e In Libertà.
A ricordarlo anche l’ex direttore d’orchestra del “Corpo Musicale Città di San Pellegrino”, che è stato suo successore alla guida del Corpo Musicale di Brembilla, Carlo Musitelli: “Ad Ezio… Cosa è per me un maestro per una banda? È quella figura che deve cercare di avere una visione musicale completa per preparare i concerti, trasmettere le proprie idee e amalgamare un gruppo spesso eterogeneo per qualità e bilanciamento fra sezioni. Ma il vero maestro è quello che si spende per i servizi musicali ritenuti “minori”, pronto ad imbracciare lo strumento che in quell’occasione manca nell’organico. Stare avanti agli altri non è desiderio di gloria o manifestazione di superbia, ma è l’atto più umile di sacrificio per il gruppo.
E poi, c’è il dopo, i momenti che seguono gli impegni, dove la convivialità aiuta a tenere unite le generazioni e rinsalda i legami di amicizia fra i bandisti e la gente che li ospita. Caro Ezio, tu sei stato tutto questo e molto di più e io mi ritengo fortunato nell’averti conosciuto e nel cercare di emularti in questa filosofia bandistica che, a volte, per desideri seppur legittimi di “orchestrificare” le bande, si tende a dimenticare. Ciao Ezio, salutami tu sai chi. Buon viaggio”.
A porgere le condoglianze anche Pietro Musitelli, rappresentante del Corpo Musicale di Brembilla: “Ezio Bellotto… chi era… semplicemente lui per me era la Banda! Mi hai insegnato a suonare, mi hai insegnato cosa è la banda e mi hai sempre dato preziosi consigli su come gestire la Banda… Non sarà facile accettare la tua scomparsa ma ti porterò sempre con me ogni posto dove andrò a suonare perché, proprio grazie a te, lo posso fare. Tutto il Corpo musicale di Brembilla che sono qui a rappresentare si stringe al dolore della famiglia ringraziandolo per tutti i suoi preziosi insegnamenti che andavano anche oltre la Musica. Ciao Ezio…”. Attualmente la salma si trova nella Chiesetta della Madonna di Caravaggio nel paese di San Pellegrino Terme ed i funerali avranno luogo nella Chiesa parrocchiale della cittadina termale sabato 16 marzo alle ore 10.
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