Dopo circa due mesi dall'inizio dei lavori, la scultura ricavata da uno dei cedri secolari del Grande Hotel – abbattuto ad agosto perché marcescente – è stata inaugurata e svelata domenica 19 novembre nel centro di San Pellegrino, sul Viale Papa Giovanni XXIII.
Un'opera artistica realizzata a quattro mani dai due scultori locali: Enus Milesi e Diego Calvi. Il primo, 51 anni, originario di Ornica e residente a Piazza Brembana, modella il legno con la motosega e pochi mesi fa si è classificato sesto ai Campionati Mondiali di scultura lignea in velocità ad Edolo in agosto; inoltre, sempre a San Pellegrino, realizzò il ciclista in occasione del passaggio del Giro d'Italia 2011. Diego Calvi, 35 anni, di Lenna, lavora invece il legno con lo scalpello.
“Era una bella pianta, una scultura già di per sé – spiega lo scultore Enus Milesi – Ma l'aspetto più bello è stato collaborare con un altro scultore, con cui c'è stata un'ottima intesa. Io ho sgrossato la pianta con la motosega, mentre Diego Calvi l'ha rifinita con lo scalpello. Già a 15 anni – prosegue Milesi – realizzavo sgabelli e sagome di animali di bosco in legno, ma la parte più complessa è imparare ad impugnare la motosega ed utilizzarla. Poi, se hai le idee, viene tutto da sé”.
Tolto il velo dal tronco, sono usciti allo scoperto quattro bellissime figure: lo stemma di San Pellegrino, il Casinò, il Grand Hotel (quello vero torreggia proprio dietro la scultura, dall'altra parte del Brembo) e una donna che tiene fra le mani una cornucopia da cui fuoriesce dell'acqua, simbolo delle terme.
“Il cedro aveva qualche problema e, per ragioni di sicurezza – spiega l'assessore al turismo di San Pellegrino, Stefano Tassis -, siamo stati costretti ad abbatterlo. Abbiamo sostenuto l'idea del gruppo Facebook “Sei di San Pellegrino Terme Se…La Voce del Paese”, che è un modo come un altro per star vicini alla nostra gente. Grazie all'opera dei due scultori locali, Enus Milesi e Diego Calvi, oggi il cedro rivivrà sotto un'altra veste. La scultura è stata impregnata nel modo migliore dei modi affinché resista alle intemperie, ma, in futuro, abbiamo intenzione di realizzare una copertura”.
Soddisfatto del risultato anche l'amministratore del gruppo Facebook da cui è nata l'idea, Giovanni Milesi: “Grazie al gruppo Facebook da me gestito sono partite delle idee, e la più consona era sicuramente quella di far realizzare una scultura. Idea avuta dalla signora Jose Conti. Da lì abbiamo interpellato l'amministrazione comunale, che si è resa immediatamente disponibile. Si è creato davvero un bel connubio fra il gruppo Facebook e l'amministrazione. Insieme abbiamo creato qualcosa.
“Ero particolarmente legata a questo cedro – spiega Jose Conti, originaria di San Pellegrino, è lei che ha lanciato l'idea della scultura sul gruppo Facebook – perché ha “visto” mio padre da piccolo. Quando l'Hotel è stato inaugurato dalla regina Margherita di Savoia, i bambini dell'asilo Bruno Granelli di San Pellegrino sono stati portati a rendere omaggio, come all'epoca si usava. La Regina ne ha preso uno in braccio: quello era mio padre. Quando ho visto l'alberto abbattuto ho pensato a quell'episodio, è come se ci fosse stata una doppia fine. Credo che ad un albero vada reso omaggio, anche nel momento in cui termina la sua vita. Come si fa per una persona. L'opera è bellissima, soprattutto perché hanno lasciato l'alberto. La scultura c'è, ma anche l'albero”.