Si era trasferito a San Pellegrino Terme nel 2020, Mirko Maroli, 28enne originario del Mantovano. È lui il ragazzo che ieri, lunedì 3 ottobre, è stato trovato senza vita sulla Presolana, in alta Val Seriana.
Secondo le prime ricostruzioni, a causare la morte del giovane i traumi in seguito alla rovinosa caduta dal sentiero. Il ragazzo era partito domenica mattina dal Passo della Presolana per fare le creste, dal Monte Visolo verso la vetta della Presolana occidentale e poi aveva intenzione di scendere dalla normale. Era raccordo di ritrovarsi con i familiari al rifugio Rino Olmo ma quando hanno visto che non arrivava hanno dato l’allarme.
Durante l’escursione il giovane è però precipitato e, trovandosi da solo, non è riuscito a dare l’allarme ai soccorsi, che sono stati allertati dai familiari. Sono usciti i tecnici della VI Delegazione Orobica con quattro squadre: tre squadre hanno ripercorso le creste anche durante la notte, insieme con i vigili del fuoco e il Sagf – Soccorso alpino Guardia di Finanza, un’altra squadra invece è andata verso nord. L’elicottero del 118 di Areu – Agenzia regionale emergenza urgenza di Sondrio ha perlustrato l’area dall’alto. Ed è stato proprio l’elicottero ad individuare il corpo del giovane.
Il ragazzo abitava a San Pellegrino Terme da solo, in un appartamento in affitto in via Tasso, nella zona nord del paese. “Era un ragazzo solitario e riservato – dice a L’Eco di Bergamo il sindaco Fausto Galizzi che abita vicino –. Lo si vedeva in giro, per il paese o sulla pista ciclabile, per camminare o in bicicletta. Un bravo ragazzo. Nei fine settimana si vedeva anche la mamma che veniva a trovarlo. Siamo vicini alla famiglia per questa tragedia”.