Si è conclusa a lieto fine la vicenda che ha coinvolto Brunella Guarneri, da 18 anni volontaria della Croce Rossa Italiana di Sant'Omobono Terme, e sua mamma Amelia Nascimbene, 85 anni residente a Selino Alto di Sant'Omobono. Nella notte fra il 28 ed il 29 luglio, la signora Nascimbene ha iniziato a sentirsi male verso mezzanotte, accusando dolori al petto. Provvidenziale l'intervento della figlia Brunella, che grazie al defibrillatore installato in via Giovanni Pascoli ha potuto salvarle la vita.
“Mia mamma ha iniziato a non sentirsi bene in serata – ha raccontato la volontaria Brunella Guarneri a L'Eco di Bergamo – Verso le 23 mia sorella, che si trovava in casa con lei, mi ha chiesto di raggiungerle perché a suo parere lo stato clinico si era aggravato. Così sono corsa da loro e vedendo la mamma mi sono accorta del malore, tramutato poi in arresto cardiaco”. Il rapido intervento di Brunella e dei famigliari sono stati determinanti: con il nipote ha effettuato il massaggio cardiaco e ha allertato il numero unico di soccorso, mentre il cognato si è diretto a prendere il defibrillatore installato in frazione.
“Nel giro di pochissimo tempo – ha proseguito la volontaria – ho applicato le piastre e dato inizio alle manovre di rianimazione come mi è stato insegnato ai corsi della Croce Rossa di Sant'Omobono. Dopo tre scariche il battito del suo cuore è ripartito. Subito dopo è arrivata l'ambulanza da Val Brembilla e successivamente l'auto medica da Bergamo. Il personale medico ha continuato le cure per stabilizzarla ed è stata poi ricoverata e subito operata all'ospedale Papa Giovanni di Bergamo”.
Anche i medici in ospedale si sono complimentati per il tempestivo intervento di Brunella. “Brava – si è complimentata la dottoressa del pronto soccorso che l'ha accolta – Però adesso mi devi dire dove hai trovato un defibrillatore a mezzanotte, perché è con quello che hai ridato la vita alla tua mamma”. Il defibrillatore è stato infatti di determinante importanza nella dinamica: in Valle Imagna ne è installato almeno uno o più per Comune, grazie al progetto “Il tuo defibrillatore in ogni paese della Valle Imagna”, portato avanti fin dal 2012 dalle associazioni di volontariato vallari con capofila l'Aido.
“Approvato il progetto dall'Areu Lombardia, sono stati installati 40 defibrillatori coprendo tutti i Comuni vallari (mancano ancora 5 frazioni: Brancilione Ca' Passero, Cà Previtali, Cà Brozzo e Rota Dentro) – ha spiegato Damiano Frosio che, con il dottor Pasqualino Brumana di Costa Valle Imagna, coordina il progetto – e con la collaborazione delle varie delegazioni, CRI, Croce Azzurra e Val Brembilla abbiamo formato 230 persone in grado di utilizzare lo strumento. Proseguono tuttora con gli istruttori della CRI i corsi di aggiornamento. In questi anni sono stati 10 i casi in cui è stato usato il defibrillatore. Il caso della signora Amelia andato a lieto fine ci gratifica per l'impegno profuso e ci rende orgogliosi”.
Ora la signora Nascimbene, dopo un periodo di riabilitazione, è tornata a casa senza alcun danno neurologico. “Ringrazio la Croce Rossa – ha concluso Brunella – che nei miei 18 anni di volontariato ha saputo addestrarmi e aggiornarmi sulle procedure corrette da effettuare in casi di emergenza. L'iniziativa di installare i dispositivi Dae in tutta la valle e fare i corsi per impararne il corretto uso è stata positiva. Un grazie alle associazioni di volontariato della Valle Imagna che hanno realizzato questo importante progetto”.
(Fonte: L'Eco di Bergamo)