SOS malghe, rifugi e alpeggi: alla Regione chiesti 2,3 milioni per gestire meglio l’acqua

La misura finanzia con 5,6 milioni di euro a fondo perduto interventi di realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli bacini e sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque, nonché dei relativi sistemi di adduzione e distribuzione.
5 Gennaio 2024

Sono 96 le domande presentate per il bando regionale ‘Piccoli bacini 2023’, per investimenti totale di circa 10.006.962 euro e una richiesta di contributo regionale per 7.622.051 euro, 2,3 milioni di euro richiesti per la nostra provincia.

“Il bando – dichiara l’assessore agli Enti locali, Montagna, Risorse energetiche, Utilizzo risorsa idrica, Massimo Sertoripromuove il miglioramento della gestione della risorsa idrica nei territori montani sostenendo concretamente l’attività agricola (malghe e alpeggi) e ricettiva (rifugi) e le funzioni di antincendio boschivo”. “La risposta ottenuta – continua Sertori – evidenzia quanto l’iniziativa proposta soddisfi un’esigenza reale dei territori montani”.

La misura finanzia con 5,6 milioni di euro a fondo perduto interventi di realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli bacini e sistemi di raccolta e stoccaggio delle acque, nonché dei relativi sistemi di adduzione e distribuzione. Le risorse sono destinate a enti pubblici e a soggetti privati, quali Comuni montani o parzialmente montani e loro Unioni, Comunità Montane, imprese agricole, proprietari e gestori di malghe, alpeggi e rifugi e consorzi forestali e d’alpeggio.

“Regione Lombardia – conclude l’assessore Sertori – considera di primaria importanza supportare le attività economiche che salvaguardano il territorio montano e contrastano lo spopolamento delle aree decentrate”.

Gli interventi finanziabili sono:

  • realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di piccoli invasi e sistemi di raccolta e riuso delle acque;
  • creazione, ripristino e manutenzione straordinaria di sistemi di adduzione e distribuzione delle acque, anche in pressione, collegati agli invasi o ai sistemi di raccolta di acque;
  • realizzazione, ripristino e manutenzione straordinaria di punti di abbeverata (vasche, pozze, etc);
  • ampliamento e manutenzione straordinaria di vasche fisse o mobili di raccolta delle acque per l’antincendio boschivo, nonché dei relativi sistemi di adduzione;
  • creazione e manutenzione straordinaria di impianti di filtraggio, trattamento e potabilizzazione delle acque;
  • realizzazione di nuove vasche fisse o mobili per l’antincendio boschivo se ricadenti nei territori in classe di rischio degli Enti con competenza AIB 3 (elevata) di cui al Piano Regionale delle attività di previsione, prevenzione e lotta attiva contro gli incendi boschivi 2023.

È previsto un contributo fino al 50% (estendibile al 90% per soggetti beneficiari i Comuni con popolazione sino a 5000 abitanti e le Comunità Montane) della spesa dell’intervento ritenuta ammissibile e realizzabile entro il 31 ottobre 2025.

Di seguito, il quadro delle domande presentate e dei contributi richiesti, suddivisi per Province di appartenenza.

– Bergamo: 2.298.358 euro per 29 interventi;

– Brescia: 2.287.987 euro per 30 interventi;

– Como: 438.110 euro per 6 interventi;

– Lecco: 526.271 euro per 7 interventi;

– Pavia: 189.900 euro per 2 interventi;

– Sondrio: 1.760.581 euro per 20 interventi;

– Varese: 120.840 euro per 2 interventi.

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Commenti:
  1. Come al solito.per la Valle Taleggio niente .
    Nessuno che si peoccupa di far sentire la voce di una Valle ,tra le più belle .

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