“Strada Fuipiano-Taleggio? Con l’asfalto risvolti negativi per il turismo a due ruote”

A parlare è Claudio Locatelli, Presidente Guide Mtb Valle Brembana Asd, che si è espresso sulla questione molto discussa nelle ultime settimane.
19 Gennaio 2022

Nelle scorse settimane si è molto discusso di due strade della Valle Imagna e della Valle Brembana, candidate a collegare i due territori con quelli vicini. La prima, infatti, Una unirebbe Fuipiano Valle Imagna con Valsassina e Val Taleggio. La seconda alta Val Brembana con la Valtellina, passando per il passo del Dordona.

Il progetto valdimagnino, in particolar modo, ha fatto molto parlare di sé: l’opera, dal costo di quasi 5 milioni di euro, trasformerebbe il tracciato forestale di sette chilometri già esistente in una strada carrabile asfaltata che collega Fuipiano Valle Imagna, Costa del Palio, Morterone (Valsassina) e Culmine di San Pietro, verso la Valle Taleggio. Fra chi si oppone c’è anche Claudio Locatelli, Presidente Guide Mtb Valle Brembana Asd, il quale ha espresso – con un lungo post sulla pagina Facebook ufficiale – quelli che secondo lui potrebbero essere i risolti negativi in ambito turistico su due ruote.

In particolare Locatelli fa il punto sulle Vasp, Viabilità agro-silvo pastorali, nate per servire principalmente alpeggi, boschi e pascoli e perciò non strade carrabili comuni. “La richiesta principale quando prepariamo itinerari per chi viene in valle in bike è prevedere il percorso con meno asfalto possibile: perciò non porterebbe maggiore turismo legato al settore bike, mtb o e-bike, al contrario di quanto si millanta” ha spiegato Locatelli, che ha anche precisato come l’asfaltatura “non toglierebbe dall’isolamento Morterone, perché questa strada resterebbe aperta 4 mesi l’anno. Inoltre andrebbe allargata, o non sarà possibile percorrerla in auto in entrambi i sensi di marcia. E chi farà manutenzione?”.

Medesimo discorso per la strada che collega l’alta Valle Brembana alla Valtellina. Il Presidente suggerisce così di utilizzare i fondi per dare vita alla montagna e sistemare le Vasp, pavimentando i tratti più ripidi e soggetti a danni. Ma non solo: per combattere lo spopolamento, la proposta è di dare una sorta di “reddito di alpeggio” ai giovani che decidono di seguire questa strada, mentre per incentivare il turismo e-bike bisognerebbe sostenere i progetti ad esso legati.

“Mi hanno parlato del progetto, ma non ho ancora visto nulla e ad oggi non sappiamo ancora se verranno stanziati i fondi – è la replica di Roberto Facchinetti, Presidente della Comunità Montana Valle Imagna –. Ho già detto che le strade, dove ci sono, portano comunque utilità ai territori. Prima di dare giudizi su questo singolo progetto però vediamone i dettagli e se verrà realizzato”.

Un pensiero affine è quello di Jonathan Lobati, Presidente della Comunità Montana Valle Brembana. “Per quanto riguarda l’e-bike, stiamo portando avanti una fitta rete di progetti. Le Vasp, invece, servono per coltivare boschi e raggiungere alpeggi e pascoli quindi valorizzano il patrimonio montano. È evidente che ci sia un abbandono degli alpeggi perché poco raggiungibili, quindi occorre conservare e fare manutenzione alle Vasp”. Il discorso cambia però con la strada di collegamento fra alta Valle Brembana e Valtellina: “Penso che a livello turistico, commerciale e di frequentazione dell’alta Valle questo possa essere un progetto che aiuta, soprattutto d’estate. Anche io sono contrario alle mille asfaltature ma una , se serve ed è davvero utile, si può fare. Poi ha ragione Locatelli: per fermare lo spopolamento serve anche altro”.

Fonte: L'Eco di Bergamo

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