L’uomo che non ti aspetti manda l’Atalanta in Champions League: Sulemana decide la sfida contro la Roma, riportando in vantaggio i suoi dopo che Cristante rispondeva a Lookamn nel primo tempo. Si ferma a 19 la striscia di partite senza sconfitte degli uomini di Ranieri, arrivati alla partita praticamente al completo. La difesa bergamasca, invece, è in emergenza: mancano ovviamente Scalvini e Kolasinac, ma sono assenti sia Toloi (infortunato) che Hien (squalificato).
Deve quindi arretrare De Roon per comporre il pacchetto difensivo con Djismiti e Kossounou. Pasalic gioca quindi in mediana, mentre Lookman scioglie i dubbi e parte titolare nel tridente con De Ketelaere e Retegui. Gli ospiti devono rinunciare al solo Pellegrini, Soulé gioca in attacco insieme a Shomurodov e Dobvyk; in difesa Celik è preferito a Rensch sulla destra, con l’olandese che occupa la posizione di esterno sempre su quella corsia.
È proprio l’esterno giallorosso a propiziare il primo gol della serata, ma in maniera negativa. Punizione a metacampo che la Dea batte velocemente, De Ketelaere arriva al limite e apre su Lookman, il nigeriano si gira e approfitta della marcatura distratta di Rensch per far partire un destro sul palo lontano che batte Svilar e porta avanti i neroazzurri. La rete spezza l’equilibrio dopo nemmeno dieci minuti e porta l’inerzia a favore dell’Atalanta, che però non coglie l’attimo. Protagonista ancora De Ketelaere, questa volta anche lui per gli errori. Contropiede orobico, Lookman imbecca per Ederson che serve il belga in piena area, ma il 17 calcia male con il destro e la palla sfila fuori a porta quasi libera. Situazione quasi identica quattro minuti dopo, quando Lookman mette in mezzo dalla sinistra, De Ketelaere impatta con il mancino da dentro l’area ma la sua conclusione è troppo centrale e Svilar para, poi Retegui sulla respinta manda fuori.
La Roma vede lo scampato pericolo, reagisce e pareggia. Cross affilato dalla sinistra di Soulé, Cristante colpisce di testa da pochi passi e mette la sfera alle spalle di Carnesecchi. L’ 1 a 1 dà certezze agli ospiti e le toglie all’Atalanta, che nel finale di primo tempo sbanda. Gli ospiti vanno vicinissimi al raddoppio durante l’unico minuto di recupero della prima frazione: Shomurodov va via sulla destra e serve a rimorchio Koné, il quale però sbaglia il controllo in piena area orobica e grazia gli avversari.
I rischi scuotono la Dea, che trema ancora al 63’, quando Sozza assegna un rigore per un contatto tra Pasalic e Koné in area, ma viene richiamato al monitor e toglie il calcio di rigore, contatto non punibile tra i due perchè praticamente non si toccano. Al 66’ entrano Samardzic e Sulemana, proprio l’ex Cagliari si rivela il fattore che non ti aspetti, dieci minuti dopo il suo ingresso: cross di Lookman che trova il numero 6 e il suo destro al volo a battere Svilar per il nuovo vantaggio orobico.
Primo gol in maglia neroazzurra che vale tantissimo: la Roma aumenta il peso offensivo inserendo Dybala, Salemaekers e Baldanzi, ma l’unico evento degno di nota è l’ammonizione al diffidato Djimsiti. L’Atalanta batte quindi i giallorossi e si qualifica in Champions League, centrando un traguardo tutt’altro che facile e coronando una stagione lunghissima. Mancano solo due gare di campionato, a questo punto ininfluenti se non per il piazzamento finale. Gli orobici faranno visita al Genoa (già salvo), sperando di festeggiare al meglio una nuova qualificazione europea di prestigiosa.