Torna la Pasqua al ristorante e in hotel: tavoli quasi pieni, tanti turisti milanesi nelle valli

Pasqua, si torna dopo due anni a festeggiare al ristorante e in hotel tornano i turisti. Locali quasi al completo e alberghi con tasso di occupazione media al lago e nelle valli all'80%
13 Aprile 2022

Si torna a festeggiare Pasqua dopo due anni di pandemia sia al ristorante che in hotel. I risultati dell’indagine Ascom Confcommercio Bergamo condotta tra gli operatori del settore sono positivi.

I ristoranti stanno per chiudere le prenotazioni per il classico pranzo e si confida in un buon numero di coperti anche a Pasquetta, per cui le prenotazioni continuano ad essere last second, fortemente condizionate dal meteo. Nei 1516 locali bergamaschi Ascom Confcommercio Bergamo stima un indotto di 8 milioni di euro. A tavola vince la tradizione, senza rinunciare a tecniche di cottura innovative e per un menù si vanno a spendere dai 40 agli 80 euro, con punte tra i 100 e 120 euro per i locali più blasonati. C’è anche chi sceglie di mantenere anche il menù a la carte per chi desidera un pranzo più agile.

Positivo il bilancio anche per il turismo, con il ritorno dei visitatori in città e buone presenze sia sul lago che sui monti. Il tasso di occupazione medio delle camere è attorno all’80 per cento, ma c’è ancora margine per nuove prenotazioni. Riprende il turismo termale a San Pellegrino e sul Sebino oltre ai turisti a corto e medio raggio lombardi tornano anche stranieri, svizzeri in testa, oltre a ospiti dal Nord Europa. Nelle valli, anche se con la chiusura degli impianti non si scia più, continuano ad arrivare turisti, in particolare milanesi. Anche Selvino si conferma tra le località preferite dai lombardi. Buone anche le previsioni per il ponte lungo del 25 aprile sia in città che in provincia. Sul Sebino è già da tempo tutto o quasi al completo per la Sarnico Lovere Run.

A Pasqua tornano i turisti sul lago, sui monti e alle terme: occupazione camere all’80%

Le località di villeggiatura si preparano ad un weekend positivo per le presenze e le prenotazioni continuano ad arrivare sia sul lago che sui monti. Dopo due anni si torna a festeggiare Pasqua e Pasquetta in hotel e le premesse sono buone anche per il lungo week-end del 25 aprile, complici anche eventi di forte richiamo come la maratona “Sarnico-Lovere Run” che fa registrare il tutto esaurito sul lago. Un trend positivo che conferma quello cittadino, con buoni segnali di ripresa per il turismo leisure, oltre che, durante la settimana, di quello business.

Nelle Valli, dove ormai gli impianti sciistici sono chiusi, si registra già un’occupazione che oscilla tra il 70 e il 90 per cento; si confida anche nelle prenotazione last minute, a copertura – anche se non totale – dei posti ancora disponibili. Un risultato valutato positivamente dagli operatori, che continuano ad accogliere turisti a medio e corto raggio, in particolare da Milano e hinterland.

Sul Sebino tornano anche gli svizzeri e iniziano a rivedersi olandesi e tedeschi. Lovere e Sarnico mantengono il loro appeal e i week-end registrano un soddisfacente tasso di occupazione, con punte di completo full. Con la ripresa del turismo termale anche San Pellegrino torna a riempire camere, specialmente nei fine settimana: si sta lavorando bene con i turisti regionali, ma non manca chi proviene da Veneto e Piemonte. Anche Selvino si conferma una tra le località preferite per le vacanze, con prenotazioni in arrivo principalmente dal milanese. Sono queste le principali evidenze emerse dall’indagine Ascom Confcommercio Bergamo basata sui dati rilevati dagli operatori del settore nelle principali località turistiche della nostra provincia.

“Non possiamo che salutare con ritrovato ottimismo il ritorno dei turisti in città e su lago e monti- commenta Alessandro Capozzi, presidente del Gruppo Albergatori Ascom Confcommercio Bergamo-. Stiamo avendo ottimi riscontri anche per il ponte lungo del 25 aprile e, in generale, c’è interesse per i week-end di qui a metà maggio. E’ un bel segnale tornare ad accogliere al check-in turisti stranieri, principalmente dal Nord Europa e tutti i visitatori della nostra bellissima provincia”.

Torna la Pasqua al ristorante, si va verso il tutto esaurito nei 1516 locali bergamaschi

Dopo due anni si torna al ristorante a Pasqua. Una festività che, dopo esser stata completamente cancellata dalla pandemia, si carica di significato per un comparto che finalmente si trova a gestire agende piene. Nei 1516 ristoranti bergamaschi, per 91mila coperti, l’indotto stimato da Ascom Confcommercio Bergamo supera per Pasqua e Pasquetta gli 8 milioni di euro, cifra che può salire ulteriormente, fino a 9 milioni di euro, per effetto dei locali che hanno scelto di tenere aperto sia a pranzo che a cena.

Per il menù delle festività si va dai 40 agli 80 euro, cifra che sale fino a 100-120 euro per i locali più blasonati. Le prenotazioni non mancano nei ristoranti e, anche se in alcuni casi sono arrivate a rilento, si va verso il tutto esaurito. Per Pasquetta la partita è ancora aperta e si gioca sul meteo: le prenotazioni tendono sempre ad arrivare all’ultimo minuto e fare previsioni diventa più difficile.

La sensazione è che si riempano tutti i tavoli disponibili nelle prossime ore: ci sono buone speranze per i ritardatari e, per chi può contare su uno spazio esterno, non si esclude la possibilità, bel tempo permettendo, di raddoppiare il servizio. Non mancano i locali che hanno deciso di tenere aperto sia a pranzo che a cena, sia a Pasqua che a Pasquetta. Una scelta che va incontro alle esigenze della clientela e che consente di recuperare, anche se solo in parte, lunghi periodi bui. I menù resistono, ma non manca la proposta a la carte per chi preferisce festeggiare in modo più agile.

La tradizione ha la meglio, ma prevale lo sforzo di accontentare tutti: largo quindi a menù di pesce, ai piatti vegetariani e ad alternative alle carni ovine, affiancate quindi da arrosti, conigli e altre specialità. In omaggio al territorio, torna in auge la pecora gigante bergamasca, agnelli e capretti vengono esaltati con tecniche di cottura innovative, dalla bassa temperatura alla cottura con il fieno. Non si rinuncia alla classica colomba, che accompagna i brindisi augurali o il caffè. Uova, germogli ed erbe spontanee ispirano ricette d’autore e grandi piatti.

“La voglia di uscire e tornare ai tavoli dei nostri ristoranti è senza dubbio il miglior augurio per il nostro settore– commenta Petronilla Frosio, presidente del Gruppo Ristoratori Ascom Confcommercio Bergamo- . Confidiamo di registrare il tutto esaurito, dopo due anni senza Pasqua al ristorante. Le difficoltà non mancano comunque per il settore, costretto a fare i conti non solo con i rincari energetici ma anche con difficoltà di approvvigionamento di materie prime. Siamo comunque fiduciosi”.

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