Come già accaduto in alcune chiese, anche al Santuario della Cornabusa di Cepino è tornata l’acqua benedetta nelle acquasantiere. Una novità che tantissimi pellegrini attendevano da molto tempo: farsi il segno della Croce entrando e uscendo dalla Chiesa è il primo gesto di un fedele, ed è molto significativo.
In seguito alla pandemia da Covid-19, nelle acquasantiere delle chiese era infatti stata rimossa l’acqua benedetta e quindi per i fedeli è stato impossibile, in questi anni, bagnarsi le dita (quindi purificarsi e avvicinarsi a Dio) prima del segno della Croce. Un rito che ha più di mille anni.
Poi, già dall’anno scorso – in seguito ad una decisione della Conferenza Episcopale Italiana – alcune chiese cattoliche in tutta Italia avevano reintrodotto l’uso dell’acqua benedetta nelle bacinelle. Nei giorni scorsi, la decisione della Diocesi di Bergamo di proporre alle varie parrocchie la reintroduzione dell’acqua benedetta nelle chiese. Proposta accolta da don Vinicio Carminati, rettore della Cornabusa, e dal cappellano don Leone Messa, come accaduto infatti anche nella chiesa parrocchiale di Cepino.