Ben 1.280 stambecchi vivono, ad oggi, sulle nostre montagne. Questo il dato uscito dall’ultimo censimento presentato nei giorni scorsi ad Albino, presso la sede del Parco delle Orobie Bergamasche.
L’ultima volta che venne fatta una ricerca numerica sugli ungulati era il 2008 e, 16 anni dopo, il dato dimostra una crescita significativa di questo esemplare, uno dei simboli delle Orobie.
16 anni fa erano 852 gli esemplari contati (325 nella colonia occidentale e 527 in quella orientale); un incremento quindi pari al 206% rispetto ai numeri di oggi, dove sono stati registrati 1.086 stambecchi nella colonia tra Valle Seriana e Valle di Scale e 194 in Valle Brembana. Tuttavia, mentre il dato generale è positivo, la popolazione di stambecchi in Valle Brembana è in diminuzione rispetto al passato.
Il censimento è stato realizzato la scorsa estate, fra il 25 giugno e il 7 luglio, grazie al lavoro della Polizia provinciale di Bergamo in collaborazione con quelle di Brescia e Sondrio e con le guardie della Comunità Montana Valle Brembana e l’Università degli Studi di Insubria.
La presenza dello stambecco affonda le radici negli anni ’80, quando in Alta Val Seriana e al Pizzo Tre Signori furono introdotti 44 maschi e 43 femmine. Importante ricordare anche che lo stambecco è un animale protetto dalla Direttiva Habitat, dalla Covenzione di Berna e dalla DGR 7/4345 2001 che ne prevede la reintroduzione e il monitoraggio.
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