Treviolo-Paladina, il Comitato viabilità: “Il rientro serale in valle ancora un’odissea, serve la Paladina-Sedrina”

A poche settimane dall'apertura al traffico della tratta Treviolo-Paladina sulla SS 470 Dir (secondo lotto) il Comitato Viabilità Valle Brembana commenta l'opera, sottolineando come - senza la Paladina-Sedrina - restano gravi problemi di viabilità per la Valle Brembana.
6 Aprile 2022

A poche settimane dall’apertura al traffico della tratta Treviolo-Paladina sulla SS 470 Dir (secondo lotto) il Comitato Viabilità Valle Brembana commenta l’opera, sottolineando come – senza la Paladina-Sedrina – restino gravi problemi di viabilità per la Valle Brembana. Di seguito il comunicato stampa completo del comitato.

“Abbiamo volutamente atteso i primi commenti a caldo dei pendolari che vi transitano per esprimere un parere che recepisca le impressioni di chi dovrebbe beneficiare di questa importante opera viabilistica. Purtroppo i risultati sono deludenti specialmente la sera in direzione nord. Se la mattina verso sud, ovvero in direzione Dalmine, la coda è lievemente migliorata, il rientro serale in valle è ancora un’odissea.

Bergamonews ha pubblicato recentemente sul proprio sito un filmato che ritrae macchine in coda sin sotto la rotatoria di Valbrembo con spericolati automobilisti che effettuano un’inversione di marcia per sottrarsi a questo infernale ingorgo. Da anni andiamo dicendo che quest’opera, come d’altronde anche la galleria di Zogno, è inutile per la valle se non viene completata con la variante di Villa d’Almè, ultimo lotto della per ora incompiuta e tanto agognata tangenziale sud. Perché anche a nord, sui ponti di Sedrina, la situazione non è certamente migliore.

La mattina e le domeniche pomeriggio con il rientro turistico il serpentone di auto è fermo già all’altezza delle Grotte delle Meraviglie con gli automobilisti che cercano di sfuggire al blocco infilandosi nel vecchio tracciato che attraversa l’abitato di Sedrina, con tutto ciò che ne consegue per l’agglomerato urbano ed i suoi residenti. Le previsioni del “Comitato Viabilità Valle Brembana” si sono puntualmente avverate ed ora è necessaria un’azione forte per non vanificare un investimento colossale per la nostra valle. Sono stati investiti tra la galleria di Zogno e la Treviolo-Paladina circa cento milioni di euro, totalmente inutili se non si realizza il terzo ed ultimo lotto della tangenziale sud, ovvero la Paladina-Sedrina.

Duole e sconforta sentire i vertici provinciali e l’assessorato regionale parlare di fantasiose e quanto mai bizzarre opere alternative di fluidificazione del traffico da realizzarsi nel breve sotto o sopra la rotonda dell’Arlecchino e quella di Paladina. Come se il problema fossero solo le due rotatorie e non l’intero asse viario da Paladina fino alla Ventolosa completamente inadatto a sopportare un simile carico veicolare. Il Comitato esprime nuovamente la sua ferma contrarietà a questa rocambolesca ipotesi che sembra dettata solo da fini elettorali (il prossimo anno si vota per la regione) che da vera sostanza. Si spenderebbero soldi pubblici inutilmente (si parla di quasi 100 milioni!) senza risolvere alla radice il problema viabilistico ed il giovamento non sarebbe adeguato alla spesa (rapporto costi/benefici negativo).

Già nel 2008 si realizzarono le cinque rotatorie di Villa d’Almè, Almè, Paladina e Valbrembo (eliminando i rispettivi semafori) nella speranza di risolvere il problema traffico sulla 470 Dir ma fu un colossale fiasco. Un fiume di denaro finito nel nulla: facciamo tesoro delle esperienze passate, non ripetiamo gli stessi errori e concentriamoci sulla reale soluzione del problema. Leggiamo dalle pagine del L’Eco di Bergamo di questi giorni che finalmente inizia a crearsi in capo ai Sindaci interessati dalla variante una coscienza comune tesa a fare fronte a tutto ciò che ne decreterebbe la sua sostanziale morte prematura. San Pellegrino in testa, dopo anni di accanite battaglie cadute nel vuoto, Zogno che ha ben chiaro i benefici derivanti avendoli sperimentati in casa propria con la galleria, la Comunità Montana in rappresentanza di tutti quei piccoli Comuni senza voce, ma che stanno lentamente morendo causa lo spopolamento dei territori. Ora anche Villa d’Almè e Almè finalmente si espongono criticando apertamente eventuali iniziative che distolgano l’attenzione dall’unica soluzione concreta. Esortiamo tutti gli altri sindaci della bassa e media valle a far sentire la loro voce, si aggiungano a chi già lo ha fatto e ci sarà molta più attenzione ai problemi del nostro territorio, massacrato da anni dal traffico e dall’inquinamento. Noi come “Comitato Viabilità Valle Brembana”, in rappresentanza di tutte le migliaia di automobilisti pendolari che ogni giorno passano molte ore del loro tempo intrappolati nel traffico che congestiona la bassa valle, siamo al loro fianco e faremo la nostra parte.

Non facciamoci ingannare dal canto delle sirene, come Ulisse tappiamoci le orecchie e puntiamo all’obbiettivo finale che non può che essere la realizzazione del terzo lotto Paladina-Sedrina. Siamo ad un passo dalla fine di questo percorso che dura ormai da oltre vent’anni, Anas ha sicuramente la forza economica per sostenere un investimento di circa 350 milioni (perché il resto fino ai 420 è Iva che non è un costo), ma serve un’azione politica forte del territorio. Tutto il resto è chiacchiericcio senza sostanza. Non possiamo immaginare che la tangenziale sud di Bergamo si trasformi nell’ennesima incompiuta italiana. La nostra valle ed il suo tessuto socioeconomico non se lo merita proprio. In questo momento, ancor più che in altri casi, tutti i nostri amministratori devono sfoderare gli artigli.

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