L’artista sul muro della discordia ad Arnosto: ”Soluzioni? Così ammettono insoddisfazione”

Il muro di cemento armato della contrada di Arnosto a Fuipiano Valle Imagna è tornato al centro del mirino di obiezioni e critiche. Fra i portavoce della protesta c'è anche l'artista Rodolfo Invernizzi.
4 Settembre 2020

Il “muro della discordia” della contrada di Arnosto a Fuipiano Valle Imagna è da qualche giorno tornato al centro del mirino di obiezioni e critiche. Già oggetto di polemiche social lo scorso gennaio, sul muretto di cemento armato realizzato nel corso del cantiere per il progetto di rilancio e valorizzazione dell'area denominato “Berghemhaus” si è già espresso il sindaco di Fuipiano Valle Imagna Valentina Zuccala, che ha recentemente dichiarato essere allo studio e al vaglio la messa in opera di soluzioni architettoniche che possano sposare gli obblighi igienico sanitari e di sicurezza (che hanno giustificato l'innalzamento della struttura), con il rispetto dell'architettura dello storico borgo cinquecentesco di Arnosto.

Fra i portavoce della protesta c'è Rodolfo Invernizzi, 64 anni, che già a gennaio aveva espresso la propria perplessità e preoccupazione in merito ai lavori. Originario di Fuipiano Imagna e ora residente a Sotto il Monte, Invernizzi è artista e insegnante di storia dell'arte ora in pensione, per diversi anni membro del Consiglio comunale e componente della commissione paesaggistica di Fuipiano.

“Nel mese di gennaio scorso il sindaco di Fuipiano ha dichiarato di essere in possesso dei permessi della Soprintendenza – spiega Invernizzi, riferendosi ad un'intervista rilasciata dal sindaco Zuccala – Ma forse, incalzata dal polverone mediatico, solo in data 14 febbraio ha richiesto il nulla osta alla Soprintendenza, che ignorava l'esistenza del “muro”.

L'Amministrazione comunale dichiara di voler porre rimedio cercando soluzioni architettoniche alternative, ammettendo implicitamente di essere insoddisfatti dell'opera – prosegue Invernizzi – Ma l'architetto progettista a fine lavori loda la bontà della realizzazione, che a suo dire va incontro e soddisfa le esigenze della committenza. A prima vista sembrerebbe che non vi sia dialogo tra le due parti: in realtà sia l'architetto progettista (che nominato dal sindaco ricopre anche la presidenza della commissione paesaggistica del Comune di Fuipiano) che il sindaco siedono entrambi nel direttivo del Centro Studi Valle Imagna, ente che dovrà gestire il centro di accoglienza turistica denominato Berghemhaus”.

Il sindaco – conclude – dichiara di essere naturalmente a disposizione per eventuali e ulteriori chiarimenti. Questi chiarimenti dovevano essere dati prima dell'avvio dei lavori alla popolazione di Fuipiano. Inoltre faccio notare che ancora in data odierna sul sito del Comune non sono visibili gli esecutivi e neppure una restituzione grafica del progetto. Infine una nota personale: quando ho pubblicamente chiesto la motivazione per cui solo in data 23 luglio fosse stata pubblicata sull'Albo Pretorio del Comune una delibera del 5 marzo, la sindaca tramite raccomandata mi ha ufficialmente diffidato”.

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