Zogno e S.Omobono, quasi pronti i centri vaccinali nelle palestre: campagna massiva da metà aprile

Quasi tutto pronto per l'apertura dei due nuovi centri vaccinali in Valle Brembana e Valle Imagna che verranno attivati nelle palestre di Zogno e Sant'Omobono Terme probabilmente da metà aprile, dopo la fase over 80.
26 Marzo 2021

Quasi tutto pronto per l'apertura dei due centri vaccinali in Valle Brembana e Valle Imagna per la campagna di massa (che si uniscono all'ospedale di San Giovanni Bianco, la Clinica Quarenghi di San Pellegrino e il distretto socio sanitario ex Asl di S.Omobono): verranno attivati nelle palestre di Zogno e Sant'Omobono Terme probabilmente da metà aprile, dopo la fase over 80.

Di seguito i principali esiti della call di oggi tra ATS Bergamo e i sindaci del territorio della Bergamasca. 

Marcella Messina, presidente del Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci – Il Presidente Messina ha informato i Sindaci del fatto che ANCI Lombardia è entrata a far parte della Cabina di Regia regionale, coordinata da Guido Bertolaso, che governa il piano vaccinale anti Covid-19 in Lombardia. Questo consentirà ai Sindaci di essere costantemente informati sull’andamento della campagna vaccinale a livello regionale, disponendo di informazioni e strumenti di monitoraggio utili anche a rilevare eventuali criticità sul territorio ed elaborare eventuali proposte di evoluzione degli strumenti stessi.  

Massimo Giupponi, direttore generale ATS Bergamo – Regione Lombardia a livello nazionale è a 1.402.562 dosi: come dosi erogate rispetto agli abitanti sono analoghe a quelle delle regioni di maggiori dimensioni. Il lavoro sta proseguendo nonostante le difficoltà riscontrate sino ad oggi.  

Il quadro sul territorio a livello regionale per gli over 80: la situazione vede ATS Bergamo con la percentuale più elevata di somministrazioni sulla prima dose. Stiamo usando il 96% delle dosi Pfizer disponibili per ATS. Chiaramente servono nuovi arrivi di vaccini. La scelta è stata di mettere in sicurezza la popolazione più a rischio. 

Per quanto riguarda l’andamento delle diverse fasi emergono i primi numeri. 

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La fase 1 ha una copertura del 99% sulla prima dose; sulla seconda dosi siamo al 100% per i sanitari e all’83% per le RSA. La fase 1 è sostanzialmente in chiusura. La fase 1bis vede il 45% di somministrazioni per le prime dosi e il 20% di somministrazioni delle seconde dosi; siamo più avanti sulle unità di offerta sociosanitaria (63%) e sugli ordini professionali (69%); più indietro, mille somministrazioni circa, sulle UDO sociali. 

La fase 1ter ha uno stato di avanzamento al 72% di somministrazioni della prima dose e all’8% per quel che riguarda la seconda; il blocco di Astra Zeneca ha determinato un fermo che ha causato un ritardo di una settimana. Per quel che riguarda il cordone arancione dei comuni verso Brescia  siamo all’80% della prima dose e al 6% sulla seconda dose. Stiamo predisponendo il tasso di adesione per Comune.  

I prossimi passaggi prevedono l’attivazione degli hub nei quali, tendenzialmente da metà aprile dopo la fase over 80, partirà la campagna vaccinale massiva. Oggi sono state definite le sedi presenti sul territorio incluse Clusone, Mapello, Rogno, Zogno (Palazzetto dello Sport), Santomobono (Palazzetto dello Sport), Albino.  

L’obiettivo posto da Regione Lombardia era di 17.000 dosi/die ma con il coinvolgimento di tutti si arriva a 20.000 dosi/die, quindi non serve aprire nuove sedi.  Rispetto alle 3.700 dosi/die di due settimane fa, attualmente siamo a 5.000 vaccinazioni al giorno. Gli erogatori stanno facendo questi numeri nonostante le difficoltà a tutti note.  

Nelle ASST verranno vaccinati gli estremamente vulnerabili già in carico a queste strutture. Stiamo fornendo agli ospedali liste per evitare che i pluripatologici vengano chiamati da più ospedali: il rischio di qualche doppia chiamata rimane su 40.000 persone circa, ma il sistema renderà evidente l’avvenuta vaccinazione. Alcune ASST hanno già iniziato a vaccinare. 

La campagna di vaccinazione massiva partirà tendenzialmente dopo il 12 aprile. Sono stati coinvolti le ASST e anche gli ospedali privati accreditati, cui è stato chiesto di garantire un numero minimo di vaccinazioni quotidiane. Il criterio utilizzato per i privati è stato il budget: i privati garantiranno quindi il 30% delle vaccinazioni al giorno, per lo più negli hub già esistenti. 

Antonio Sorice, coordinatore sedi territoriali vaccinazioni Covid – Sono stati effettuati sopralluoghi nella giornata di ieri in alcuni punti vaccinali con i responsabili di Poste italiane e con i responsabili dei centri vaccinali, in vista dell’implementazione del sistema di prenotazione gestito da Poste italiane. Sono stati verificati tutti gli aspetti tecnici e operativi per predisporre tutte le sedi al nuovo sistema e renderlo pienamente operativo. 

Giuseppe Matozzo, direttore sociosanitario ATS Bergamo – Illustra le vaccinazioni domiciliari per 10.300 persone che risultano eleggibili al 27 marzo. 3.993 persone (38,77%) verranno vaccinate dai medici di medicina generale; 6.307 (61,23%) con erogatori privati dell’ADI (che saranno ingaggiati con modalità a evidenza pubblica). I numeri vengono aggiornati perché ci sono alcuni MMG che stanno ancor aderendo alla campagna vaccinale. La prima settimana subito dopo Pasqua, terminata la fase over 80, inizierà la vaccinazione domiciliare.  

E’ stato sottoscritto un accordo a Lovere (hotel Castello) per l’apertura del primo Covid hotel; resta aperto il bando in caso di future esigenze.

Alberto Zucchi, direttore Servizio Epidemiologico Aziendale, aggiornamento epidemiologico – Il tasso di incidenza sta finalmente scendendo, anche se la velocità non è sostenuta e ci possono essere giorni di “rimbalzo statistico” in incremento dei dati. Il senso complessivo della curva è comunque indirizzato verso il decremento (dato confermato dal numero medio dei casi incidenti su base settimanale che stanno calando).  

  • 7,5% numero dei casi incidenti (positivi su tamponi diagnostici)  
  • Rt sotto 1  

Arrivano segnali positivi anche dai Comuni inseriti nel cordone sanitario verso Brescia, con riduzione del contagio determinato dal contenimento e come iniziale effetto della prima dose vaccinale. Il plateau è raggiunto e superato, la fase discendente è iniziata in anticipo sul resto della provincia. Il tasso di occupazione dei posti letto Covid è monitorato quotidianamente: il sistema ospedaliero è molto impegnato (anche per i pazienti che arrivano da altre province), ma sta gestendo la situazione con grande professionalità, senza raggiungere i livelli di “sofferenza” della prima ondata. 

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