Il Comune di Sant’Omobono Terme vuole trasformare l’ex municipio di Valsecca – sede del Comune fino al 2014, prima di fondersi con Sant’Omobono Terme – in una “casa” dei pittori Vittorio Manini (1888-1974) e del figlio Agostino (1922-1999).
Il progetto è in collaborazione con il Comune di Bedulita e con il Centro Studi Valle Imagna e che, oltre ad essere una pinacoteca dedicata ai due pittori valdimagnini (sono già state donate 80 opere sia dalla famiglia che da altri privati), sarà un vero e proprio centro culturale.
L’idea infatti è di dedicare uno spazio anche al direttore d’orchestra Gianandrea Gavazzeni, originario di Bedulita, allo scienziato Marco Todeschini, conosciuto come “l’anti-Einstein” e originario di Valsecca.
Le idee ci sono, a mancare, al momento, sono i fondi. Per il recupero dell’edificio e l’allestimento servono 1 milione e 200 mila euro, ma dopo un “no” dalla Regione ora il Comune di Sant’Omobono – insieme al Comune di Bedulita e al Centro Studi – cercherà i fondi nell’ambito del Pnrr.
Un progetto già c’è, realizzato dall’architetto Paolo Belloni: al piano terra uno spazio bar-ristoro, ai piani superiori spazi espositivi delle opere di Manini e altri personaggi della valle e una sala teatro da 120 mq con 80 posti a sedere. Anche esternamente l’edificio subìrà un importante restyling con protagonista la pietra nera di Berbenno.