Villa Giuseppina, futura casa delle terme sanitarie: cresce l’interesse per la gestione

Dopo un primo bando (andato deserto), sembra essersi fatta avanti con decisione una catena di alberghi, con diversi hotel a Bergamo e in provincia, che avrebbe già formalizzato una proposta di gestione della struttura per 40 anni.
22 Settembre 2022

Terminati ormai da un anno i lavori di ristrutturazione, l’ex Villa Giuseppina è ancora alla ricerca di un gestore che voglia “prendersi cura” dell’edificio a fianco dell’ingresso delle QC Terme e che ospiterà al suo interno le terme sanitarie del Comune.

Dopo un primo bando (andato deserto), sembra essersi fatta avanti con decisione una catena di alberghi, con diversi hotel a Bergamo e in provincia, che avrebbe già formalizzato una proposta di gestione della struttura per 40 anni.

La proposta prevede l’allestimento di cure termali tradizionali al primo piano e cure innovative al secondo e terzo. “Abbiamo chiesto alla società proponente una verifica preventiva della fattibilità del loro progetto presso ATS – spiega il vicesindaco Vittorio Milesi Una volta avuto il via libera metteremo a gara la loro proposta, su cui avranno diritto di prelazione. Formalmente è l’unica proposta scritta arrivata in Comune. Ci sono però altri due soggetti che hanno manifestato interesse e potrebbero quindi fare un’offerta migliore in sede di gara”.

Il recupero al rustico dell’ex Villa Giuseppina è stato completato a settembre 2021 ed è stato possibile grazie ad una convenzione sottoscritta fra il Comune e la Sviluppo San Pellegrino S.r.l. (Società Percassi, che è anche proprietario dell’immobile), per un investimento totale di 1 milione e 700 mila euro.

I tre piani superiori dell’immobile sono stati acquistati dall’Amministrazione (si tratta di circa 900 mq), mentre il piano terra resterà di proprietà della Società Percassi che ha in progetto di occuparli con esercizi commerciali.

Sarà poi il gestore a completare l’intervento di recupero dell’immobile con la realizzazione delle finiture, inserimento di arredi e attrezzature necessarie. Il Comune emetterà quindi un bando, che prevede una concessione di 40 anni. Il futuro gestore avrà a disposizione per i propri servizi curativi l’acqua minerale naturale chiamata ‘Vita’, per un totale di 40 mila litri al giorno.

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