Non è stato solo un momento di celebrazione della data del 4 novembre l’evento organizzato dalla scuola paritaria Istituto Maria Consolatrice di Cepino, ma anche un vero e proprio inno alla pace. Quella pace che ognuno di noi vorrebbe vivere nelle relazioni della propria vita quotidiana, ma che vorrebbe anche vedere nei rapporti più ampi tra le diverse nazioni del mondo.
Durante le ore di religione gli studenti della scuola secondaria dell’IMC hanno dedicato il mese di ottobre al tema della pace e con il prof Alberto Signorini hanno vissuto momenti di riflessione e di condivisione su questo tema, partendo da fatti reali vissuti in questo periodo.
“Si è partiti meditando l’accorato appello di Papa Francesco all’Angelus del 2 ottobre che ha invitato i presidenti dell’Ucraina Zelensky e della Federazione delle repubbliche russe Putin a trovare una soluzione di pace per il bene dei rispettivi popoli. Da qui l’idea di sostenere l’appello del Papa facendoci “megafono” di queste parole attraverso la realizzazione di cartelloni di pace che sono stati appesi sui cancelli della scuola. Nelle successive lezioni i ragazzi hanno incontrato testimoni di pace di ieri e di oggi Gandhi, Martin Luther King, madre Teresa, San Francesco e Malala, venendo a conoscenza della loro vita e dell’azione pacifica che ogni testimone ha condotto per il suo paese. A questo punto l’idea è stata quella di realizzare le sagome di quattro di questi operatori di pace per farli “rivivere” nella nostra comunità non solo scolastica, ma anche di paese. Per questo sono stati posizionati a cornice del monumento dei caduti situato nella piazza di Cepino, proprio di fianco all’ingresso della scuola. Contemporaneamente ogni ragazzo ha scelto una frase simbolo di ciascun operatore di pace, riproducendola su cartoncini che sono stati appesi lungo la barriera della scuola affinchè diventino un messaggio per tutti” ci spiega il professore Signorini.
Ed è proprio intorno a questo monumento, dove si possono osservare le sagome realizzate dai ragazzi, che gli studenti dell’intero istituto, accompagnati dal Preside Luigi Sorzi e alla presenza del Sindaco Ivo Manzoni e dell’assessore alla Pubblica Istruzione Stella Sirtori, hanno voluto celebrare la festa del 4 Novembre. L’inno d’Italia, con le simpatiche voci degli alunni delle varie classi dell’Istituto, ha toccato davvero gli animi di tutti i presenti, in una giornata novembrina ancora baciata dal sole.
L’evento, organizzato per le ore 11,30 della mattina ed aperto a tutta la popolazione, ha visto un primo momento nella chiesa di Cepino dove i giovani hanno sensibilmente esposto pensieri e riflessioni personali legate ad un percorso scolastico (nella scuola secondaria) legato alle guerre del passato e all’istituzione di questa giornata.
“I bambini e i ragazzi di IMC Scuola di Cepino hanno approfondito la conoscenza delle lettere che i combattenti valdimagnini della prima guerra mondiale spedirono al tempo ai familiari: lettere in cui traspariva la preoccupazione per le condizioni dei propri cari più che il dolore e le privazioni proprie al fronte. Lo studio dei documenti preziosi messi a disposizione dal Centro Studi Valle Imagna ha reso attuale il ricordo degli eroismi del passato, ma ha dato la possibilità a docenti e alunni di riflettere sui valori primordiali della pace e della fratellanza tra i popoli, unica via per una convivenza civile rispettosa delle identità di tutti” dice soddisfatto il Preside Sorzi.
Canti e preghiere sono stati poi rivolti a tutte le persone decedute nelle guerre del passato e di oggi, così come pensieri di pace sono stati innalzati quali desiderio e speranza per il mondo nuovo e per quello che verrà. Dopo il discorso di apertura del Preside, anche il Sindaco e l’assessore hanno rivolto un messaggio ed un sentito ringraziamento a docenti e scolari, perché hanno saputo onorare in modo semplice ed approfondito la giornata dedicata alla Forze Armate, affrontando pezzi di storia che nessuno può ignorare. Un momento educativo-didattico che di certo arricchisce ogni singolo bambino, cittadino e protagonista del mondo che verrà. Significativo anche il corteo realizzato attorno alla chiesa, portando come messaggio principale la bandiera della pace.