Zogno, al Museo della Valle si balla la danzaterapia: 8 incontri per adulti e ospiti della RSA

Il Museo della Valle offre 8 incontri di danzaterapia aperti agli adulti di Zogno e agli ospiti della Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza: un’occasione per unire arte, cultura e benessere della persona.
23 Luglio 2024

Il Museo della Valle di Zogno – Fondazione Polli Stoppani presenta un’iniziativa di welfare culturale rivolta alla popolazione zognese per sperimentare gratuitamente un incontro di danzaterapia clinica. All’interno di una sala riservata del Museo della Valle, per 4 giovedì dalle 10 alle 11.30 durante il mese di agosto, l’insegnante e danzaterapeuta clinico Stefano Cortinovis terrà interventi di danzaterapia gratuiti aperti alla cittadinanza adulta. Per chi lo desidera, gli incontri saranno preceduti dalle 9 alle 10 da una speciale visita guidata al Museo della Valle.

“L’iniziativa – commenta il Presidente del Museo della Valle, Francesco Gavazzeni – nasce dall’idea di sperimentare anche sul nostro territorio proposte di welfare culturale, in cui la cultura e le arti diventano strumenti per promuovere il benessere e la salute delle persone. Questo modello di welfare riconosce il valore delle arti visive, performative e del patrimonio culturale nel migliorare la qualità della vita e nel sostenere lo sviluppo personale e comunitario. Le attività culturali e le arti performative, come la danza, possono avere un impatto positivo sulla salute mentale e fisica, contribuendo a ridurre lo stress, migliorare l’umore e favorire l’inclusione sociale, offrendo spazi di incontro e dialogo tra le persone.”

Che cosa è la danzaterapia clinica per adulti – La Danzaterapia Clinica si concentra sul corpo in movimento e lo accompagna con la musica, con oggetti e immaginazione, per stimolare e favorire il riconoscimento e la successiva messa in forma di sensazioni, emozioni, idee. Nel tempo la persona scopre come, attraverso il corpo, sia possibile esplorare la propria creatività ed espressività, danzare, ovvero esprimersi e raccontarsi agli altri attraverso la bellezza di questa forma espressiva. È così che la Danzaterapia Clinica raggiunge il suo scopo fondamentale: diventare mezzo di crescita, arricchimento, trasformazione, perché partendo dalla presa di contatto con il proprio sé corporeo, emotivo e immaginativo, diventa una possibilità per entrare in relazione e comunicazione con l’altro. Tutto ciò facilita il miglioramento dell’umore, aumenta la consapevolezza di sé e suggerisce comportamenti utili per il proprio benessere.

Per danzare occorre un abbigliamento comodo, che permetta di muoversi con libertà. Si danza possibilmente scalzi oppure con calze. Non serve nessuna esperienza precedente di danza e/o di ballo: solo il desiderio di fare un’esperienza di creatività ed espressione in movimento, con la musica, in gruppo.

Programma e prenotazioni – Gli incontri si terranno il giovedì nelle giornate 1 – 8 – 22 – 29 agosto con il seguente programma: ore 9-10: visita guidata al Museo della Valle (facoltativa); ore 10-11.30: intervento di danzaterapia. Prenotazione obbligatoria scrivendo a info@museodellavalle.it o telefonando allo 0345 91473 o compilando il form a questo link.

Il maestro Stefano Cortinovis – Si diploma Tersicoreo Lirico/Insegnante di danza nel 2009, presso la Scuola Professionale Italiana Danzatori di Milano. Tra il 2009 ed il 2018 è Performer e Danzatore, collaborando con compagnie di danza, enti di produzione spettacolo ed artisti indipendenti. L’insegnamento è parte integrante della sua carriera. Docente di danze urbane in diverse accademie di formazione professionale per danzatori, dal 2018 è stato selezionato dal CONI come formatore nazionale degli istruttori di danze urbane. Prosegue i propri studi partecipando a percorsi formativi in Teatrodanza (Tecniche Laban Bartenieff), Contact Improvisation, Movement Training. Opera in qualità di Insegnante e Danzaterapeuta Clinico, collaborando con enti pubblici e privati dediti alla cura e alla riabilitazione della persona. Tiene workshop e seminari dedicati al movimento creativo ed espressivo.

Danzaterapia per gli ospiti dell’RSA di Zogno

Oltre ai 4 interventi aperti alla popolazione di Zogno, la Fondazione Polli Stoppani ha previsto un percorso di 4 incontri interamente dedicati agli ospiti della Casa di Riposo Mons. Giuseppe Speranza. In collaborazione con il personale dell’RSA, verrà individuato un piccolo gruppo di persone anziane che potranno partecipare al percorso, compatibilmente con le proprie possibilità e nel massimo rispetto e cura della propria condizione fisica.

Oggi la vecchiaia è vista come il tramonto della vita, in quanto caratterizzata da un progressivo decadimento e indebolimento dell’organismo. Questa visione critica di una tappa della vita che contiene in sé la saggezza dell’esperienza, rende la vecchiaia un ostacolo al movimento e un peso per il corpo. Il rischio che ne può derivare è quello di credere di non avere più la possibilità di muoversi liberamente. Risvegliare il corpo nell’anziano attraverso la Danzaterapia vuol dire offrire all’anziano la possibilità di ritrovare nel suo corpo delle potenzialità che seppur limitate possono essere accettate e apprezzate in modo consapevole e sereno. La danza può diventare lo strumento principale grazie al quale l’anziano può riprendere ad ascoltare il suo corpo, accettando i suoi limiti e scoprendo che non è solo fonte di malessere e rimpianti per le capacità perdute ma può essere il ponte per instaurare un nuovo rapporto con se stesso e nuove relazioni sociali all’interno del gruppo. Il risveglio del corpo favorirà il risveglio della mente, influendo positivamente sull’autostima e sul concetto di sé. Rimanere o ritornare padroni del proprio corpo dal punto di vista neurologico e muscolare, infine, può contribuire a contrastare la trascuratezza e la disistima nei confronti del corpo che invecchia, restituendo così all’anziano un’immagine corporea accettabile ed adeguata alle aspettative estetico-funzionali dell’ambiente socio relazionale di appartenenza.

“Avere a cuore il benessere dei nostri ospiti anziani – afferma Mario Belotti, Direttore dell’RSA di Zogno – che vivono in una condizione di fragilità significa offrire cure medico-assistenziali personalizzate, senza trascurare gli aspetti di socialità, espressività ed emozionali che rendono la vita ancora degna di essere vissuta pur nelle difficoltà. Accogliamo sempre con gratitudine le proposte della nostra Comunità zognese nell’ottica di un lavoro di rete che ci rende partecipi come presenza attiva sul territorio. A nome del Presidente, degli Ospiti, della Direzione sanitaria e amministrativa ringrazio la Fondazione Polli Stoppani e in particolare il Presidente Francesco Gavazzeni per questa preziosa opportunità offerta ai residenti della nostra RSA.”

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