Atalanta eliminata in Coppa Italia nella partita “dentro o fuori” contro la Fiorentina, che vince in 10 uomini una partita in cui solo a tratti si vede la vera Atalanta. I nerazzurri hanno dalla loro una buona dose di sfortuna (due legni) e la necessità di concentrarsi sui prossimi obiettivi in campionato e Champions League. Dubbi anche per un fallo di mani di Ceccherini in area dopo un contrasto pulito con Muriel, non rilevato dal Var.
In partenza Gasperini non concede la partita dell’ex a Sportiello e conferma Gollini fra i pali, ma in difesa c’è spazio per il neo “riacquisto” Caldara e Masiello che concedono riposo a Toloi e Palomino. A metà campo torna Freuler, affiancato al centro da De Roon, e confermati sulle fasce sono Hateboer (lunedì non ci sarà con la Spal) e Gosens. In avanti Malinovskyi recita da vice Gomez, supportato da Pasalic, con Muriel di punta. Nella Fiorentina panchina iniziale per Federico Chiesa ed esordio per il neo acquisto Patrick Cutrone, ex Milan.
Il ritmo non è di quelli frenetici e senza intensità l’Atalanta diventa prevedibile ed un poco scolastica. Nulla di trascendentale nemmeno da parte della Viola, che al 12’ passa in vantaggio con tocco da centro area di Cutrone. I dubbi per una sospetta posizione di fuorigioco vengono fugati dal VAR, dove opera Banti, arbitro della discussa finale di Coppa Italia all’Olimpico contro la Lazio dello scorso 15 maggio. Dopo una dubbia trattenuta in area ai danni di Malinovskyi al 22’, al 30' arriva l’occasione per portare la partita in parità, ma il colpo di testa a botta sicura di Pasalic finisce sulla traversa. Allo scadere del primo tempo c'è un bel guizzo di Malinovskyi al limite che genera una punizione, ahimè come sempre senza esito.
Nella ripresa Gasperini inserisce subito Ilicic al posto di Freuler e Gomez al 12’ al posto di Masiello. La squadra aumenta ritmo e fantasia. Arrivano in successione un’occasionissima di Pasalic (murato dal portiere Terracciano, con Malinovskyi che non inquadra la porta vuota) ed un incrocio dei pali colpito da Gosens sottomisura su cross di Muriel. Il pareggio sembra il naturale sbocco di una partita a senso unico, ed arriva con un bel cross di Malinovskyi che Ilicic insacca al volo alla sua maniera, zittendo i cori beceri che per l’intero incontro i tifosi viola hanno riservato all’ex, all’Atalanta e, soprattutto, a mister Gasperini.
La Fiorentina resta addirittura in 10 (doppia ammonizione per Pezzella, che riceve il secondo giallo per maldestra simulazione nell’area di Gollini) e tutto lascia pensare ad un finale a tinte nerazzurre. All’84’ ecco invece la doccia fredda con il gol di Lirola, che segna con un diagonale di buona fattura dalla destra, dopo uno svarione della difesa atalantina. Inutile il forcing finale, che sortisce il solo brivido di un tiro allo scadere del recupero (solo 3 i minuti concessi) di Malinovskyi comunque positivo.
L’Atalanta esce dalla Coppa Italia e concentra da subito le proprie energie sul campionato (in piena corsa Champions) e sugli ottavi di finale della Champions League che fra febbraio e marzo la vedranno opposta al Valencia. Una battaglia non è certo la guerra.