È stato inaugurato ieri pomeriggio, mercoledì 23 marzo, il nuovo ciliegeto realizzato all’interno dell’area Balossa al Parco Nord Milano. Il nuovo frutteto, a cui è stato dato il nome di progetto CiliegiaMI, sarà composto da 6.000 ciliegi (Prunus avium) entro il 2023, 2.500 già piantati, su una superficie di circa 10 ettari dall’azienda agricola ‘La Balossa’, che ha voluto scommettere sulla produzione agricola urbana.
Protagonisti di questa nuova apertura (e avventura) il valdimagnino Matteo Locatelli titolare dell’Azienda Agricola Sant’Anna con sede a Selino Alto di Sant’Omobono Terme (con frutteti anche ad Astino e Valbrembo) e Nicola Micheletti dell’Azienda Agricola Il Frutteto di Bolgare.
“Abbiamo creato questo frutteto – raccontano Nicola Micheletti e Matteo Locatelli di CiliegiaMI – selezionando 20 varietà per gusto e consistenza. A oggi abbiamo piantato 2500 alberi e completeremo il frutteto arrivando a 6000 ciliegi entro fine 2023. Gli alberi daranno frutti dal quarto anno e il frutteto sarà aperto al pubblico così che i cittadini potranno raccogliere direttamente dalla pianta i cestini di ciliegie che prenoteranno su una piattaforma online. Con CiliegiaMI vogliamo promuovere una nuova modalità di approvvigionamento portando la filiera sul territorio e sostenendo al contempo delle collaborazioni con altri agricoltori, favorendo la creazione di una rete di produttori in città”.
L’agricoltura in città è stato il tema centrale della conferenza stampa che si è tenuta direttamente sul campo di ciliegi in presenza di Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, dei sindaci e dei referenti istituzionali dei Comuni limitrofi di Cormano, Novate Milanese, Cusano Milanino, Cinisello Balsamo e dei rappresentanti della Società agricola ‘La Balossa’.
Matteo Locatelli con l’assessore di Regione Lombardia, Fabio Rolfi
“I parchi regionali – ha dichiarato Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi della Regione Lombardia – sono luoghi fondamentali per la tutela della biodiversità, sono il polmone verde della Lombardia. Il 25% del territorio regionale è protetto, vantiamo un patrimonio naturalistico che vogliamo tutelare. Con iniziative come questa del ciliegeto – ha aggiunto – rendiamo la Lombardia sempre più green e soprattutto concretizziamo l’intenzione di stimolare un rapporto più stretto tra agricoltura e aree protette anche nell’ottica di promuovere il consumo di prodotti locali”.
“Grazie all’attività agricola – ha sottolineato l’assessore Rolfi – si può valorizzare al meglio un territorio attraverso le produzioni di qualità e l’opera di conservazione ambientale. Una Lombardia più sostenibile non può che passare da un forte connubio tra questi due aspetti”.
“Un ciliegeto in un parco urbano – ha spiegato Marzio Marzorati, Coordinatore di Federparchi Lombardia – rappresenta una nuova sfida e un segnale di cambiamento nella relazione tra agricoltura urbana e consumi dei cittadini. La realizzazione di questo frutteto – ha proseguito – è un esempio di integrazione tra agricoltura e natura che oltre a ricostruire il paesaggio creando bellezza e rafforzando la rete ecologica del territorio, promuove una produzione sempre più in relazione con la città, rispondendo alla necessità di consumo di prodotti ortofrutticoli dei cittadini, fondamentali per un’alimentazione sana e di qualità”.
La pandemia ha fatto registrare un aumento del numero delle imprese agricole che praticano la vendita diretta, i produttori che nel 2020 hanno scelto di accorciare la filiera sono aumentati di circa il 5% rispetto all’anno precedente. Mediamente chi ha adottato il canale di vendita diretta vi destina l’82% della produzione aziendale, diventando così il terzo canale scelto dagli agricoltori, dopo il conferimento a cooperative e consorzi e la vendita a grossisti e intermediari commerciali (dati Cia 2020).
“Abbiamo sempre dato spazio all’orticoltura urbana – ha spiegato Riccardo Gini, Direttore di Parco Nord Milano – gestendo oltre 600 parcelle di orti e attraverso l’Orto Comune Niguarda promuoviamo esperienze orticole collettive”. “Con le aree della Balossa – ha chiosato – stiamo sperimentando anche una nuova agricoltura urbana”.