A S.Giovanni emorragia di negozi: chiude anche il Portico della Musica e il Migross fa discutere

Il negozio di musica di Paolo Bonzi a San Giovanni Bianco (l'unico in Valle Brembana), "Il Portico della Musica" in piazza Zignoni, aperto nel novembre del 2009, chiuderà definitivamente i battenti a settembre. Ad annunciarlo lui stesso sui social. 
30 Aprile 2022

Il negozio di musica di Paolo Bonzi a San Giovanni Bianco (l’unico in Valle Brembana), “Il Portico della Musica” in piazza Zignoni, aperto nel novembre del 2009, chiuderà definitivamente i battenti a settembre. Ad annunciarlo lui stesso sui social. Probabilmente proseguirà con le sue attività scolastiche e lezioni (qua l’attività di Bonzi in una lunga intervista firmata da Chiara Bonzi)

La crisi del settore musicale a causa della pandemia ha di certo influito, come rivela lo stesso Bonzi a L’Eco di Bergamo. Ma ha fatto la sua parte anche la crisi commerciale nel centro storico di San Giovanni bianco.

Il Portico della Musica non è infatti l’unico ad abbassare le serrande: così hanno fatto, o faranno, anche la storica ferramenta, il negozio di abbigliamento in via Ceresa e il bar Irma, dopo 46 anni di attività. Tutti stanno cercando qualcuno che possa prendere il “testimone”. A Piazzalunga hanno chiuso anche negozi di alimentari, abbigliamento e una pizzeria d’asporto.

Nel frattempo, si amplia il market Migross che aprirà pure un bar-bistrot. Nel corso di una recente riunione fra Amministrazione comunale e negozianti del paese è stata proprio la grande catena oggetto di discussione.

“Se un’attività chiede di ampliarsi è positivo – fa sapere la sindaca Enrica Bonzi -. La nuova corsia del market sarà dedicata al pesce, quindi non farà concorrenza a nessuno. A San Giovanni Bianco non ci sono alberghi e pochi altri ristornati, quindi il bistrot potrebbe essere un’opportunità, non un ostacolo. E tutto l’intervento è a costo zero per il Comune”.

Per quanto riguarda le chiusure nei negozi, Bonzi rivela che il “Comune ha poco da fare. Seiamo però disponibili ad accettare proposte dai commercianti. […] Magari incentivi fiscali? Il problema è all’attenzione del Comune”.

Fonte: L'Eco di Bergamo

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