Acqua Bracca: i capolavori di Moroni su 2 milioni di bottiglie

A partire dal mese di novembre, due milioni di bottiglie con la retroetichetta personalizzata promuoveranno i beni storico-artistici lasciati in eredità dal Moroni e riportati dalla Fondazione Credito Bergamasco all’originario splendore.
23 Novembre 2021

Il Gruppo Bracca veste i panni del grande pittore albinese, dedicando le etichette delle proprie bottiglie in vetro da un litro al progetto di restauro “Moroni 500” della Fondazione Creberg che vede il recupero di capolavori di Giovan Battista Moroni per celebrare il cinquecentesimo anniversario della nascita dell’artista orobico.

A partire dal mese di novembre, infatti, due milioni di bottiglie con la retroetichetta personalizzata promuoveranno i beni storico-artistici lasciati in eredità dal Moroni e riportati dalla Fondazione Credito Bergamasco all’originario splendore.

Nello specifico, la retroetichetta svela un dettaglio dell’opera Crocifisso con i Santi Crisogono, Cristoforo, Francesco d’Assisi e un Santo martire, (cm. 250×160), conservata presso la Chiesa del Santissimo Redentore di Seriate (BG) e ripristinata al Progetto “Grandi Restauri”, che ha comportato, nel tempo, il recupero di sedici opere moroniane (trenta se si considerano le singole opere componenti i polittici) e un fitto programma di iniziative culturali e didattiche – promosse dalla Fondazione in collaborazione con il Museo Diocesano Bernareggi – consultabili visitando il link www.fondazionecreberg.it riportato sulla retroetichetta.

“Il Gruppo Bracca ogni anno dedica la retroetichetta personalizzata delle bottiglie Bracca da 1 litro a progetti culturali, di salute e di valorizzazione del territorio. – afferma Luca Bordogna, amministratore delegato del Gruppo Bracca – In questo caso abbiamo scelto di “vestire” le nostre bottiglie con le opere di Giovan Battista Moroni portando sulle tavole dei nostri consumatori l’invito a conoscere le ricchezze artistiche di casa riportate a nuova luce dalla Fondazione Credito Bergamasco con cui abbiamo avuto piacere a rinnovare la collaborazione”. Un impegno di cui la stessa Fondazione CREBERG è grata in quanto propulsivo di sempre maggiore attenzione rispetto al valore dell’arte del territorio”.

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